R.E., classe 1951, originario di Grugliasco ha compiuto un’escursione con due amici sulla Cima di Bonze a quota 2.300 mt., nel comune di Quincinetto quando, ormai sul sentiero del rientro, è caduto rovinosamente per circa quaranta metri su un terreno molto accidentato.
La caduta gli ha provocato un trauma cranico e altre contusioni, la cui gravità sarà da accertare.
I compagni di gita hanno chiamato immediatamente la centrale operativa 112 che disponeva l’intervento dell’elicottero e di una squadra di terra a supporto, poiché nella zona erano persistenti molte nebbie assai fitte, benché molto mobili e quindi, qualora il velivolo non avesse potuto operare, era giocoforza trasportare il ferito a valle con altri mezzi.
La squadra dei volontari della Stazione di Ivrea della XII Delegazione Canavesana del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese è intervenuta e, trasportata in quota ed individuati i tre escursionisti, è stata calata, insieme con il medico di bordo, per prestare le prime cure all’infortunato. Fortunatamente la nebbia si è diradata e quindi le operazioni di recupero sono state compiute dai tecnici dell’elicottero.
Lo sfortunato escursionista dopo essere stato stabilizzato e posto sulla barella, insieme con il sanitario è stato verricellato a bordo dell’elicottero e di qui portato direttamente all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino.
Nel pomeriggio altri tre interventi di carattere sanitario in Val Soana. Una donna con sospetta frattura a un arto inferiore è stata recuperata al Pian dell’Azaria da un mezzo fuoristrada del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e consegnata ai famigliari a Campiglia Soana che hanno proceduto autonomamente al trasporto in ospedale.
Contemporaneamente una minorenne ospite delle colonie estive di Pianetto ha perso i sensi ed è stata monitorata dal personale del Soccorso Alpino in costante contatto con la Centrale Operativa 118 fino al sopraggiungere dell’autoambulanza. Infine, in serata una donna con una crisi epilettica è stata soccorsa dalle squadre a terra in attesa dell’arrivo dell’eliambulanza dell’emergenza sanitaria.