A maggioranza assoluta e a scrutinio segreto il Consiglio regionale ha approvato sei proposte di deliberazione per presentare la richiesta di altrettanti referendum abrogativi sui temi della giustizia.
I documenti, illustrati in Aula dal primo firmatario Alberto Preioni (Lega) riguardano la legge Severino, gli abusi sulla custodia cautelare, la separazione della carriera dei magistrati, la valutazione dei magistrati, la responsabilità diretta dei magistrati e la riforma del Consiglio superiore della Magistratura.
La richiesta di referendum da parte dell’Assemblea regionale si basa sull’articolo 75 della Costituzione e, in particolare, sulla possibilità che cinque Consigli regionali possano richiedere l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge. Con il Piemonte, hanno approvato la richiesta di referendum abrogativo anche i Consigli regionali di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Sicilia.
Queste, in estrema sintesi, le richieste: abolire la legge Severino per garantire maggiori tutele per sindaci e amministratori e restituire ai giudici la facoltà di decidere se applicarne o meno l’interdizione dai pubblici uffici; limitare gli abusi della custodia cautelare nell’ottica di un equo processo; separare la carriera dei magistrati, che a inizio carriera dovranno scegliere la funzione giudicante o requirente; equa valutazione dei magistrati, che non possono essere controllati solo da altri magistrati; responsabilità diretta dei magistrati, introducendo la possibilità di poterli chiamare direttamente in causa per scongiurare abusi, azioni dolose o gravi negligenze; riformare il Consiglio superiore della Magistratura per permettere a chi intenda candidarsi di farlo anche autonomamente e non necessariamente all’interno di una corrente.
Ago 04 2021
Giustizia: al via la richiesta di sei referendum abrogativi
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