TORINO – Una società cooperativa, attiva nel canavese nel settore edilizio, appariva senza finalità di lucro con l’obiettivo di favorire l’inserimento sociale e lavorativo di persone svantaggiate.
Nulla di tutto ciò. Le indagini della Guardia di Finanza di Ivrea hanno infatti permesso di individuare un radicato e vorticoso sistema basato sull’emissione di fatture false, utilizzate per aumentare fittiziamente i costi negli anni 2011 e 2012.
Il complesso sistema fraudolento ha garantito alla società di ottenere un notevole illecito risparmio d’imposta attraverso una sovraesposizione di costi, talvolta mai sostenuti. Nel corso delle indagini, infatti, è emerso che l’impresa ha occultato al fisco oltre 300 mila euro di ricavi, indicato costi fasulli per circa 1 milione di euro, di cui 500 mila derivanti dall’utilizzo di fatture false emesse da altre imprese del Canavese, tra l’altro già all’attenzione dalle Fiamme Gialle nei mesi scorsi e la cui posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria inquirente. Infine, non ha versato Iva per circa 200 mila euro.
Quanto scoperto dai Finanzieri eporediesi, al termine delle investigazioni durate circa 10 mesi, ha consentito di denunciare alla locale Procura della Repubblica un soggetto italiano rappresentante legale della società cooperativa verificata, per “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false” ed “utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti”.
Nei confronti di quest’ultimo, inoltre, è stata avanzata una proposta di sequestro di beni e valori per equivalente allo scopo di garantire la restituzione alla collettività delle risorse illecitamente sottratte.
Lug 13 2016
Fatture false per mezzo milione di euro: scoperta società edile Canavesana
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