Ma non era lo stesso Governo che all’indomani delle ultime alluvioni in Liguria, Emilia, Lombardia, Toscana e Piemonte aveva indicato nella difesa idrogeologica una priorità?
TORINO – Nuovo taglio di 50 milioni per la Regione. L’allarme è stato lanciato dal Presidente Sergio Chiamparino, nel consueto incontro con i giornalisti dopo la Giunta regionale di ieri. Si tratta di fondi europei Fsc al periodo 2007-2013 che la Giunta intendeva utilizzare contro il dissesto idrogeologico.
Un taglio analogo aveva già caratterizzato il bilancio regionale dello scorso anno.
Il problema verrà affrontato nel prossimo incontro della Conferenza Stato-Regioni.
Ma non era lo stesso Governo che all’indomani delle ultime alluvioni in Liguria, Emilia, Lombardia, Toscana e Piemonte aveva indicato nella difesa idrogeologica una priorità?
Una situazione di emergenza testimoniata non solamente dalle immagini che tutti ricordiamo, ma anche dai freddi numeri statistici: nel 2014 hanno perso la vita, a causa di calamità naturali, 33 morti e 46 feriti, oltre 10mila persone hanno dovuto abbandonare temporaneamente le loro abitazioni.
220 Comuni coinvolti tra i quali 48 in Piemonte: Valle Tanaro, Varaita, Maira, Stura di Demonte, nell’alessandrino e nel cuneese; Valli Orco, Lanzo, Sangone, Susa, Chisone, Pellice, Po, Chiusella nel torinese; ma anche le valli Belbo, Bormida, Cervo, Sesia, Toce, Scrivia. E non solo: anche le zone di pianura.
Se già 50 milioni sembravano, ed erano, pochi, il taglio dei trasferimenti rende ancora più evidente il problema.