Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia ha indirizzato una lettera all’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa per chiedere un’attenzione particolare alle problematiche del comparto vitivinicolo, che risulta fra quelli maggiormente colpiti dalle misure restrittive dovute all’emergenza COVID 19.
L’aumento delle giacenze di alcune tipologie di prodotto, dovute alla mancata vendita per la chiusura dei canali della ristorazione, hotel, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, e alle difficoltà sui mercati esteri hanno indotto il Governo nazionale a emanare alcune misure volte a gestire le eccedenze e a contenere la futura produzione: la distillazione di crisi, la riduzione volontaria delle rese per i vini DOP e IGP e la riduzione obbligatoria delle rese per i vini generici.
“La riduzione volontaria delle rese per le uve destinate alla produzione di vini doc e docg – scrive Allasia – è di interesse per le nostre imprese, ma molto dipenderà dal valore del contributo che il Ministero deciderà di attribuire per la riduzione della produzione”.
Il Piemonte produce, per oltre il 90% del totale, vini di alta qualità a doc e a docg. “Per questo la nostra organizzazione – spiega il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaro – chiede di sostenere in modo diversificato la riduzione parziale delle rese: inoltre è necessario che anche la produzione di vini generici, realizzata in quantità limitata in Piemonte e più diffusamente in altre realtà, venga disincentivata per favorire un riequilibrio delle giacenze”.
Gianluca Demaria, presidente dei produttori di vino di Confagricoltura Piemonte, sottolinea come “sia importante, in questo frangente, agire rapidamente, possibilmente anche con l’impiego di un apposito stanziamento regionale per la distillazione di crisi di alcune tipologie di vini”.
Mag 29 2020
Confagricoltura Piemonte: per il vino giorni decisivi, fare bene e in fretta
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