“L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto di effettuare il test sierologico a tappeto per tutti i dipendenti e gli ospiti delle oltre settecento case di riposo della regione.”
Era il 27 marzo.
Sono passati 19 giorni da quell’annuncio e di test nelle case di riposo canavesane non ne sono stati fatti molti.
Certo a Brandizzo e a Valchiusa sì e la testimonianza sta nei numeri dei contagiati, in evidente crescita in quei comuni.
Ma in tanti altri ancora nessun tampone. E’ il caso di Cuorgnè dove sia il Sindaco Beppe Pezzetto sia il direttore dell’Umberto I sollecitano costantemente l’effettuazione dell’esame. A Rivarolo tampone per parte degli ospiti e degli operatori dell’Anffas ma nessun tampone alla casa di Riposo San Francesco, dove sono ospitati 80 anziani.
Anche in questo caso il Sindaco Rostagno riferisce di avere sollecitato “in ogni modo” i tamponi.
Ad Agliè nessun tampone per il Tappero e per il San Giuseppe mentre a Villa Sant’Anna sono stati fatti e non hanno dato casi positivi. Anche per questo motivo la direzione ed il personale hanno deciso di blindare la struttura senza più andare a casa per tutelare la salute degli anziani ospiti.
Un caso di responsabilità più unico che raro.
Domani aggiorneremo ancora la situazione di altre case di riposo ma le risposte informali che abbiamo avuto non sono confortanti.
Intanto oggi il bollettino dei decessi segnala tre casi in Canavese, a Ivrea, Volpiano e Leini.
In Piemonte i decessi sono sempre troppi: 95 nelle ultime 24 ore, con 673 contagi in più rispetto a ieri. I ricoverati in terapia intensiva sono 358 (-11 rispetto a ieri).