Tutti e cinque i progetti presentati da Città metropolitana di Torino al Bando Forestazione pubblicato dal Ministero dell’ambiente sono stati approvati, in una graduatoria nazionale che ne ha visti accolti in tutto 34 in Italia per oltre 14 milioni di euro di finanziamento.
“Siamo davvero molto soddisfatti del risultato e del lavoro svolto dai nostri uffici che hanno concordato le candidature con gli Enti parco e i Comuni del territorio” commenta la consigliera metropolitana delegata all’ambiente Barbara Azzarà.
Erano state 30 le proposte avanzate nel dicembre scorso da Enti e Comuni del territorio ai quali Città metropolitana di Torino aveva presentato l’opportunità di partecipare al Bando Forestazione: nel corso di tre mesi di progettazione, al termine del percorso sono stati selezionati ed assemblati progetti in arrivo da 20 fra Enti parco e Comuni riuniti in cinque macroambiti, tutti ricompresi all’interno della cosiddetta Corona Verde.
Ecco nel dettaglio i progetti presentati ed approvati, ciascuno del valore di mezzo milione di euro:
– Corona Verde – zona nord indirizzato ad interventi di forestazione dell’area metropolitana torinese nord
– Corona Verde – zona sud che ha coinvolto Comuni posti a sud e sud est della metropoli torinese
– Corona Verde – aree protette Parco regionale La Mandria e Parco del Po piemontese definito appositamente per riunire territori protetti all’interno dei parchi regionali della Mandria e del Parco del Po
– Corona Verde – tangenziale verde definito sui tre Comuni che fanno parte del sub ambito della tangenziale verde a nord del capoluogo
– Corona Verde – area metropolitana torinese che ha interessato oltre al capoluogo torinese, un’ampia porzione di territori del Comune di Torino gestiti dalla Società Acque metropolitane a Venaria e 2 dei principali comuni della collina torinese cioè Chieri e Moncalieri
I cinque progetti prevedono la messa a dimora complessivamente di circa 70mila alberi di specie rigorosamente autoctone, che fanno parte della zona fitoclimatica della pianura padana.
I più rappresentati saranno le querce (rovere e farnia), il carpino, l’acero campestre, il frassino, l’ontano nero, i pioppi bianchi, neri e tremoli, il ciliegio selvatico, l’Olmo, il sorbo domestico con aggiunta di specie arbustive come il biancospino, il nocciolo, il maggiociondolo, ilviburno, il corniolo ed il sanguinello.
Si tratta ora di procedere con l’elaborazione dei progetti esecutivi, dell’affidamento attraverso procedure di gara semplificate e di avvio dei lavori che dovrà avvenire entro la metà del prossimo mese di novembre.
Oltre ai lavori di riforestazione, dovrà essere garantita la manutenzione e la sopravvivenza delle giovani piante per i primi sette anni di impianto.
Lug 23 2021
Bando forestazione, 70mila nuovi alberi sul territorio metropolitano
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