Bancarotta fraudolenta aggravata: oltre 50 milioni sottratti dalle casse di una società torinese
TORINO – La Guardia di Finanza di Torino ha arrestato l’amministratore unico di una società torinese, dichiarata fallita nel 2016, attiva nel settore dell’editoria, in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torino.
Secondo le ipotesi investigative, l’imprenditore avrebbe depauperato il patrimonio societario mediante la distrazione di risorse per oltre 50 milioni di euro, aggravandone il dissesto di circa 25 milioni di euro.
In particolare l’amministratore, a partire dal 2010, avrebbe intrapreso una politica di dismissione di tutte le attività e delle partecipazioni in favore di un gruppo di circa 15 soggetti giuridici a lui riconducibili, con finalità del tutto estranee agli interessi sociali e prive di valide ragioni economiche. Infatti, per far fronte allo stato di crisi in cui versava già dal 2009, l’amministratore avrebbe disposto la cessione dello stabilimento produttivo della società, a Moncalieri, ricavandone 60 milioni di euro, importo in buona parte impiegato per finalità estranee agli interessi dell’impresa.
Inoltre l’amministratore, al fine di celare la totale perdita del patrimonio netto societario e, conseguentemente, di procrastinare nel tempo l’inevitabile declaratoria fallimentare, a partire dal 2010, avrebbe predisposto bilanci d’esercizio non corrispondenti alla realtà dei fatti societari.
Set 14 2017
Arrestato imprenditore del settore dell’editoria
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