I Carabinieri della Compagnia di Ivrea, coordinati dalla locale Procura della Repubblica eporediese, hanno sottoposto a fermo tre persone di origine nordafricana, ritenute responsabili di aver provocato la morte di un loro congiunto dopo un esorcismo.
La sera del 10 febbraio scorso, i Carabinieri della Stazione di Cuorgnè sono intervenuti in una abitazione del comune canavesano a seguito del decesso di un quarantatreenne. Le prime verifiche svolte dai militari della Stazione Carabinieri hanno permesso di accertare che nel mese precedente l’uomo era stato sottoposto ad almeno due sedute di esorcismo con rito islamico, poiché ritenuto dai propri congiunti posseduto dai demoni. L’esito dell’autopsia ha poi stabilito la causa del decesso del malcapitato per soffocamento.
I successivi approfondimenti, eseguiti con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Ivrea, hanno fatto chiarezza sui retroscena che hanno coinvolto l’ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima. I rituali, in almeno in un’occasione, avrebbero condotto il malcapitato a dover far ricorso a cure ospedaliere per le lesioni subite. Invece, quella sera nell’abitazione di Salassa, alla presenza degli indagati, il rito di esorcismo ha portato alla morte dell’uomo.
Nella mattinata odierna, a seguito di convalida dei fermi di indiziato di delitto, è stata applicata la misura del carcere per due di loro, mentre per la donna la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Mar 23 2024
A Salassa tre fermi eseguiti dai Carabinieri per omicidio in famiglia durante un esorcismo
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