IVREA/RIVAROLO – L’hanno chiamata “Operazione Farance” dal nome utilizzato per chiamare la droga.
I Carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno smantellato un traffico di eroina, cocaina e hashish che durava dal 2011 ed aveva il proprio centro a Rivarolo.
Le indagini coordinate dal Pm Boscagli sono state effettuate in particolare dai Carabinieri della Stazione di Rivarolo guidata dal Maresciallo Mammino e dal Maresciallo Altieri. Sono stati loro a descrivere, insieme al Capitano Sanzò ed al Procuratore Giuseppe Ferrando i dettagli della operazione che ha consentito di arrestare quattro marocchini, mentre un quinto è stato collocato ai domiciliari; a tre italiani e a un marocchino è stato notificato l’obbligo di dimora. Infine sono ancora ricercati quattro maghrebini.
Le indagini sono nate casualmente a seguito di alcune intercettazioni disposte dopo una rapina ad un supermercato. Grazie alle utenze telefoniche messe sotto controllo, 24 in totale, è stato scoperto il traffico che interessava in totale una cinquantina di acquirenti e tra loro molti giovani ed anche un minorenne.
La droga veniva smerciata direttamente nella casa degli spacciatori, nel centro di Rivarolo, oppure appena fuori casa, attraverso movimenti veloci e poco evidenti, tanto che nessuno dei vicini ha avuto dei sospetti. Gli acquirenti arrivavano da una quindicina di comuni del Canavese, tra cui, oltre a Rivarolo, anche Favria, Feletto, Cuorgnè, Castellamonte, Prascorsanop, Pratiglione, Forno, Rivarra, ma anche Ivrea e Montalto Dora.
Ma la vera novità emersa dalle indagini, durate dal novembre del 2012 al marzo di quest’anno, ha riguardato il fatto che a guidare l’organizzazione erano direttamente i marocchini che utilizzavano degli italiani per lo spaccio. A rendere poi insospettabili i magrebini il fatto che erano tutti incensurati, mentre gli italiani avevano qualche precedente.
I contatti tra acquirenti e spacciatori avvenivano per telefono attraverso delle frasi in codice del tipo “andiamo a fare un giro, sono da solo”, ci vediamo, siamo in due”, “ho voglia di andare in disco vieni con noi, siamo in tre”, dove i numeri indicavano le dosi di droga da comprare.
Le conversazioni fatte in arabo erano invece chiarissime.
La droga veniva acquistata a Torino e i magrebini si erano divisi i compiti: un gruppo per lo smercio della eroina e dell’hascisc e un altro per quello della cocaina e dell’hascisc.
L’operazione dei carabinieri è avvenuta nella mattinata di giovedì 12 settembre intorno alle 5 del mattino. Sono stati coinvolti gli uomini della Compagnia di Ivrea e le unità cinofile di Torino. Un totale di 50 uomini che hanno fatto irruzione nella abitazione di Rivarolo per eseguire le ordinanze di custodia.
Mario Damasio
Le ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardano El Imali Rachid, (Marocco) 1976, Afyf Mohamed, (Marocco) 1973, Darouache Youssef, (Marocco) 1985, El Bannay Abderrahman Taoufik, (Marocco) 1977.
Gli arresti domiciliari interessano Grimeh Adil, (Marocco) 1988.
Obbligo dimora per Laabadla Youness, (Marocco) 1993, Scaringella Simone, nato Cuorgnè (To) 1991, La Paglia Luigi, nato Cuorgnè (To) 1990 e Torchia Roner Michele, nato Cuorgnè (To) 1989.