Torino ha ricordato ieri la tragedia dello Statuto, l’incendio del cinema in cui morirono 64 persone il 13 febbraio 1983.
Una strage «che ha cambiato per sempre il concetto di sicurezza nei luoghi pubblici», ha detto il Sindaco Piero Fassino, che ha deposto una corona di alloro al cimitero monumentale ed è poi intervenuto alla cerimonia di commemorazione in Sala Rossa.
«Il cinema Statuto, ha detto il primo cittadino, è stato il simbolo di assenza di cultura, dell’irresponsabilità con cui una società aveva trascurato norme e controlli per dare sicurezza ai cittadini. Il ricordo – ha aggiunto – è quindi doveroso perché la nostra comunità non torni a conoscere orrori come quelli di allora. La sicurezza resta una priorità non subordinabile ad alcuna ragione. È necessaria un’attenzione quotidiana e costante, consapevoli del fatto che non c’è futuro senza memoria.»
Presenti anche l’ex sindaco, Diego Novelli, e il procuratore capo Giancarlo Caselli, che ha ricordato come quella dello Statuto sia stata «l’inchiesta più difficile della mia vita.»
Hanno partecipato anche alcuni dei soccorritori della Croce Verde Torino in servizio il pomeriggio e la sera del 13 febbraio del 1983: tra loro Teresio Merlo, Giuseppe Arduino, Elsa Serra, Gian Beppe Gatti tuttora volontari attivi nella Pubblica Assistenza Anpas.
Teresio, Giuseppe, Elsa e Gian Beppe, insieme ad altri volontari della Croce Verde, tra cui anche il milite Valter Grassi, aiutarono i Vigili del Fuoco a portare fuori le vittime dallo Statuto. «Dapprima abbiamo sistemato i cadaveri sotto la pensilina del cinema – racconta con commozione Valter Grassi – ma presto ci siamo resi conto di quanto fossero numerosi tanto da utilizzare gli spazi messi a disposizione nel garage dell’autonoleggio di via Cibrario, a fianco dello Statuto. Vedere così tanti corpi senza vita tutti insieme fu impressionante.»
Alle cerimonie sono intervenuti anche Cosimo Pulito, attualmente direttore dei Vigili del Fuoco della Toscana, intervenuto per domare l’incendio del cinema, e Sergio Cabodi, Presidente dell’Associazione delle Vittime.
Al termine della giornata è stata celebrata una messa al Santuario della Consolata e al cinema Massimo si è svolta la proiezione del documentario “Sale per la Capra” e la presentazione del libro “Statuto, la memoria perduta”.
Foto tratte da: archivio Anpas e dal documentario “Sale per la Capra”