TORINO – Era conosciuto dai pusher del quartiere come il “magazzino all’ingrosso del fumo”, con i prezzi più convenienti della città. Uno stabile di Torino, in Via Lanino (Porta Palazzo), occupato abusivamente da famiglie di extracomunitari, era diventato il quartier generale di una banda di spacciatori maghrebini.
Studenti minorenni, prima e dopo la scuola, operai, liberi professionisti erano i clienti abituali del gruppo criminale italo-marocchino che amministrava e governava lo spaccio della droga in Piazza della Repubblica.
Si è conclusa così un’indagine, iniziata nel 2015, dei carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora, che ha permesso di notificare un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a 17 persone, di cui 14 marocchini e 3 italiani, e un divieto di dimora a 3 marocchini. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, aggravato dall’aver venduto decine di dosi anche a minorenni. L’indagine, iniziata nel maggio 2015, ha accertato l’esistenza di un imponente traffico di sostanze stupefacenti gestito prevalentemente da cittadini di nazionalità marocchina la cui base logistica era situata in uno stabile abusivamente occupato da famiglie di origine nord africana in via Lanino, nelle adiacenze di piazza della Repubblica.
L’inchiesta ha già permesso di sequestrare 24 kg di droga, tra hashish, marijuana, eroina e cocaina, e 11mila euro in contanti.
16 persone sono state arrestate in flagranza e 7 denunciate in stato di libertà.
Set 14 2017
33 arresti: espugnato il fortino della droga di via Lanino
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