Esattamente ventiquattro anni fa, ad oggi, Torino si svegliò sotto un denso manto di angoscia ed apprensione.
Nella notte un violento incendio distrusse il gioiello barocco della Cappella della Sindone, l’ala ovest del Palazzo Reale e messo a serio rischio l’integrità della Sindone.
Nel cielo persisteva il fumo dell’incendio e decine di vigili del fuoco ancora si aggiravano tra le macerie, le briciole dei preziosi marmi neri di Frabosa e il groviglio di tubi innocenti che come un’immensa cappa, opprimevano l’intera cappella, i suoi gruppi marmorei e soprattutto il gioiello dell’altare del Bertola, quello che un tempo conteneva la teca con la Sacra Sindone.
Ognuno dei vigili del fuoco presenti aveva un preciso compito in quello scenario di dolore. Chi spegneva gli ultimi focolai, chi ispezionava ogni centimetro, ogni pertugio alla ricerca di eventuali tracce che potessero avvalorare una tesi piuttosto che l’altra, chi scrutava le strutture ancora calde per percepire ogni millimetrico movimento di ciò che rimaneva della meravigliosa cappella e chi vagava con una macchina fotografica per fissare per sempre quello scempio prodotto dall’insipienza umana, mentre tutt’intorno, all’esterno, sbigottita si muoveva un’interminabile via vai di torinesi.
Apr 12 2021
24 anni fa l’incendio della Cappella della Sindone
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