CASTELLAMONTE – Sono oltre 20mila le firme raccolte per chiedere interventi di messa in sicurezza del Ponte Preti a Strambinello, il raccordo tra alto Canavese ed eporediese lungo la ex Statale Pedemontana 565.
La raccolta firme è stata promossa online su change.org dall’ex Senatore Eugenio Bozzello che già prima del crollo del viadotto Morandi a Genova aveva lanciato l’allarme sicurezza del ponte.
Nei mesi passati era già intervenuta la Città Metropolitana a rassicurare circa la stabilità del ponte. Ora dopo il crollo di Genova della vigilia di Ferragosto lo stesso ente, tramite il consigliere metropolitano con delega alle infrastrutture e ai lavori pubblici, Antonino Iaria, cerca di evitare allarmismi: “Il ponte Preti è una struttura ben diversa dal ponte dell’autostrada A10 crollato a Genova, perché è un ponte ad arco in cemento armato normale e non precompresso, ed è una struttura monitorata in continuo dal nostro servizio viabilità”. E le assicurazioni sono anche sugli stanziamenti e sulla gara pubblica per l’affidamento dei servizi di diagnostica e monitoraggio non solo del ponte Preti, ma anche di tutte le altre strutture edilizie e viarie di sua competenza nel territorio metropolitano.
Ma, nonostante la assicurazioni, la preoccupazione è ben presente in Canavese, soprattutto in vista della ripresa di un traffico più consistente nelle prossime settimane con la ripresa lavorativa a pieno regime e la riapertura delle scuole.
Sono infatti in molti a chiedere che il passaggio dei mezzi pesanti venga interdetto e dirottato su altre arterie.
Di questi argomenti si parlerà in un incontro pubblico che è stato organizzato proprio dal Senatore Bozzello, l’8 settembre, alle ore 16, alla Casa della Musica di Castellamonte.
Il testo della petizione
La situazione del Ponte Preti di Strambinello, Torino, da troppi anni è trascurata.
Occorre da parte degli Enti preposti una manutenzione urgente e in attesa di trovare i fondi ordinare la sospensione temporanea del passaggio dei mezzi pesanti al fine di poter trovare una soluzione definitiva al problema del Ponte.
Tutti noi cittadini e amministratori locali possiamo farci sentire dalle istituzioni e non minimizzare un problema reale che fin dal 1990 provoca in quel tratto di strada seri problemi di viabilità.
Dobbiamo prevenire subito e non attendere la tragedia, soccorrere e piangere.
La petizione è diretta a Chiara Appendino, Sindaco Metropolitano, alla Città Metropolitana di Torino, al Ministro Danilo Toninelli e al Presidente della Regione Sergio Chiamparino.