CASTELLAMONTE – Al centro dei festeggiamenti religiosi la solennità di Sant’Antonio, protettore degli animali e di chi lavorava la terra per il proprio sostentamento, ed oggi nell’era moderna protettore dei mezzi di trasporto e da lavoro; ma anche la festa della Croce Rossa con l’inaugurazione di due nuove ambulanze e del Salone Pluriuso: un appuntamento per dire grazie a chi è, giorno dopo giorno, al servizio del prossimo. Lo ha ricordato don Angelo nella sua omelia: «A ciascuno di noi è stato assegnato un carisma – ha detto – che deve essere vissuto e condiviso. Il carisma non è un qualcosa da tenere noi stessi, ma deve essere messo a disposizione degli altri. È il tempo della condivisione, del metterci assieme, del portare dentro il nostro cuore la speranza di un momento migliore all’interno del quale nessuno debba sentirsi più straniero o abbandonato; e la benedizione dei mezzi al servizio dell’uomo e dell’umanità, diventa motivo di speranza per chi sta male. Che ci protegga e ci aiuti a non vivere la tragedia dei morti sulle strade e sia motivo di speranza della capacità dell’uomo di trasformare il mondo.» Poi al termine della celebrazione della Santa Messa, il ricordo dei volontari della Croce Rossa Italiana Comitato di Castellamonte che non ci sono più, e sul sagrato della chiesa il taglio del nastro dei due mezzi di soccorso, uno donato dai genitori di Riccardo Bossino, scomparso il 3 ottobre del 2006 a soli 33 anni, ed uno intitolato alla memoria di Pier Luigi Presbitero Bracco, vice Commissario del Comitato locale, recentemente scomparso. A salutarli il suono delle sirene e le tante persone che insieme hanno voluto ancora una volta dire loro grazie. A chiudere la Cerimonia l’intitolazione del Salone Pluriuso alla memoria di Piero Spada, fondatore, nel 2001, del Gruppo Pionieri della CRI di Castellamonte.
«Una festa semplice ma intensa di significato» l’ha definita Paolo Garnerone, Presidente del Comitato locale. Ed è un video a ricordare Riccardo Bossino, quando a soli 21 anni, entrò a far parte del Governo cittadino, con l’allora Sindaco Alberto Massucco; ma di Riccardo, il ricordo va all’amore che aveva per il prossimo. «Quando manca una persona – ha sottolineato commossa la mamma – rimane la memoria. Per questo abbiamo pensato di donare un’ambulanza; perché Riccardo avrebbe voluto così.» Nelle parole del Presidente anche la commozione del ricordo di un grande amico. Piero Spada, volontario del soccorso per molti anni, e di Pier Luigi Presbitero: «Una guida per tutti noi; una di quelle persone che la CRI vorrebbe avere sempre con sè.» A seguire il saluto del Sindaco Paolo Mascheroni, e le parole di Graziano Giardino, neo Presidente provinciale, che ha aggiunto: «C’è una realtà sociale che sta peggiorando sempre più; oltre al soccorso dobbiamo puntare sulle attività socio-assistenziali, su quelle persone che tutti i giorni hanno bisogno della nostra vicinanza e del nostro aiuto, e questa attività dovrà essere rivista e potenziata sul territorio. Siamo impegnati in una fase di riordino importante circa il futuro della CRI, una nuova organizzazione associativa e sono certo che tutti insieme ce la faremo.» La mattinata si è conclusa con la premiazione dei quattro soci che da 25 anni militano nel comitato locale: Paolo Garnerone, Giorgio Bonomano, Francesco Baldin, ed Onofrio Del Frassino.
Karen Orfanelli
Gen 21 2013
La Cri ricorda Riccardo Bossino, Pier Luigi Presbitero Bracco e Piero Spada
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