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CASTELLAMONTE – I numeri sono quelli che sono, in tutti i sensi. Il pubblico, nonostante il Consiglio Comunale sia stato convocato alle 6 di sera era ridotto al lumicino. Tolti i giornalisti, la ragioniera, e qualche testa sparuta da contare sulle dita di una mano, tutt’intorno era il vuoto, nel vero senso della parola. E anche quel tavolo a ferro di cavallo dove una volta a dettar legge erano più teste, sembrava piangere miseria; e c’è stato chi, retrocesso nel suo ruolo, sotto uno sguardo melanconico, credo abbia potuto prendersi la sua seppur lieve rivincita, se si pensa che a relazionare circa il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 è stato lo stesso Sindaco Paolo Mascheroni. Nulla in contrario, per l’amor del cielo, ma tale da rimpiangere Danilo Sassoè Pognetto, Assessore nella passata legislatura, oggi Consigliere di maggioranza, che, dati alla mano, del bilancio raccontava le voci nel dettaglio. Poche invece le delucidazioni a riguardo, lette in modo frettoloso, e neppure così chiaro, sufficiente per capire che il documento finanziario pareggia sulla cifra di 9 milioni 312mila 297 euro, impostato in modo rigoroso per non incidere troppo sui cittadini e dove anche i servizi sono stati mantenuti. Non ci sono slide così, come capita nei grandi comuni limitrofi, a chiarire cosa è cambiato e cosa meno, e non c’è tempo sufficiente per permettere al cervello di elaborare numeri che solo un computer sarebbe in grado di registrare. Ecco dunque che a macchia di leopardo restano impresse cifre che non passano inosservate e il resto vien da sè, tanto da apparire un azzardo, in un periodo di ristrettezze economiche. Tra di esse quei 150mila euro che puntano dritti dritti alla Mostra della Ceramica, curatore compreso, ed alla gestione del Museo, per non sottovalutare il costo di gestione della fontanella dell’acqua pari a circa 22mila euro, in perdita di ben 10 mila. Eppure a fronte di tali dati il Comune di Castellamonte vedrà pesare sul suo bilancio ben 270mila euro di minori entrate, vedrà aumentare l’Irpef che dallo 0.3 per cento è stata portata allo 0.4 (pur tuttavia il valore più basso se paragonato ai comuni limitrofi); con l’Imu al 5.5 per mille, e un leggero aumento della Tia. Ed è anche su quest’ultimo dato che ha replicato il Consigliere di Minoranza Giuliana Reano: “Il servizio lascia a desiderare e mi chiedo che cosa stiamo pagando. Occorre un’analisi attenta delle spese e cercare di capire ad esempio il perché sulla fontanella siamo in disavanzo oppure quando si parla di promozione turistica che cosa c’è dentro”.
Ma l’impressione è che dalle fila di chi ha il potere in mano nessuno la stesse ad ascoltare, come se parlasse al muro, tanto da portarla a dire: “Ringrazio dell’attenzione che la maggioranza mi dimostra. Mi chiedo a questo punto che cosa vengano convocati i consigli.” E di lì a poco è già scontro. E quando a prendere la parola è stato il Consigliere d’opposizione Dellarole l’invito è stato chiaro: “Pregherei tutti i colleghi di avere maggiore rispetto, gli uni degli altri; gli esempi che stiamo dando non sono edificanti!”
Certo che non lo sono. Ma quella città che vota nel segreto delle urne, questo non lo sa. Per saperlo dovrebbe essere presente!
Giu 26 2012
Il Sindaco Mascheroni e i “compagniuzzi” (Guarda il video)
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