Venerdì 18 dicembre è partito il segnale audio e video che è entrato in tante case di tutta Italia portando le note di un antico pianoforte e le parole di augurio di Giancarlo Somà, Governatore del Distretto 108 Ia1 del Lions Club International.
All’interno della prestigiosa sede in stile liberty della Scuola di Musica “Francesco Romana”, la prima inquadratura è stata per il Governatore Lions che ha introdotto la serata evidenziando i tanti service realizzati dal Distretto malgrado le restrizioni imposte dal momento contingente. Giancarlo Somà ha affermato che il motto Lions “we serve” non conosce limiti e confini e la digitalizzazione ha dato la possibilità di portare questo concerto e gli auguri alla gente, anche se a distanza. La massima carica del Distretto dell’alto Piemonte e Valle d’Aosta ha sottolineato l’importanza di agire, uniti, forti e credibili per far sì che le realtà dove operano i Lions continuino ad esserlo, cercando insieme di superare questo difficile periodo, per un futuro migliore.
La parola è passata al presidente dell’associazione ospitante, Giacomo Spiller, socio del Lions Club Alto Canavese, che ha svelato alcuni aneddoti curiosi, tra i quali la presenza della firma autografa del compositore Giacomo Puccini all’interno della cassa armonica del pianoforte gran coda Rud Ibach Sohn utilizzato per il concerto.
Di fronte a svariate telecamere e microfoni ha quindi risuonato la musica del 1° tempo della sonata opera 2 numero 3 composta da Beethoven in età giovanile. Il pianista Francesco Villa ha ricordato che ricorre il quasi esatto anniversario della nascita del compositore avvenuta il 16 dicembre 1770 e, con un po’ di commozione, ha sottolineato il difficile stato d’animo dei musicisti che in questi mesi sono costretti a stare lontani dal calore del pubblico, dall’emozione del palcoscenico.
La melodia è diventata poi più profonda e sentimentale con l’esecuzione di passaggi indimenticabili composti da Schubert nell’opera “Drei klavierstucke D.946”.
Il concerto si è chiuso con gli studi 1, 8 e 9 dall’opera 10 di Chopin, brani in cui il pianista ha eseguito passaggi virtuosistici mettendo in evidenza una grande ricchezza armonica.
Per qualche istante è stato dato spazio anche al pianista Fabian, allievo tredicenne, con l’esecuzione di un valzer brillante, a dimostrare come in tutte le realtà, nella musica come anche nei Lions, sia fondamentale investire sui giovani, che rappresentano il futuro della nostra società.
La diretta contemporanea su Facebook e su You Tube è terminata con un brindisi virtuale durante il quale il Governatore Giancarlo Somà ha formulato il bellissimo augurio natalizio di rispettare oggi con diligenza le regole del distanziamento per poter gioire domani dell’abbraccio di tutti i nostri cari.
Nei giorni precedenti l’Associazione Filarmonica Castellamonte – Scuola di Musica “Francesco Romana”, grazie all’ingresso in zona gialla e ad un rigido protocollo scrupolosamente seguito da tutti i musici, aveva festeggiato, domenica 13 dicembre, la Patrona Santa Cecilia. Anche se non è stato possibile proporre il concerto ed il pranzo in sede, non sono certo mancate le emozioni e la musica. Una rappresentanza di 25 musici selezionati tra la banda maggiore e la Junior Band si è recata al cimitero cittadino dove sono state ricordate alcune figure strettamente legate all’associazione. Sono stati deposti dei fiori in ricordo di Vincenzo Fontan, già musico, presidente e manutentore tuttofare della sede. E’ stato ricordato Enrico Fassio, storico alfiere porta bandiera. La formazione ha quindi suonato una melodia natalizia idealmente diretta dall’ex maestro Mario Nubola. La musica ha quindi risuonato in ricordo di Michele Romana, già musico, membro del direttivo, referente storico dell’associazione e promotore della realizzazione della nuova sala concerti a lui dedicata. La commemorazione si è spostata di fronte alla cappella monumentale della famiglia Romana dove è collocato il mezzo busto di Francesco Romana al quale è intitolata l’Associazione e dove è sepolto Mario Romana al quale si deve il grande contributo per la realizzazione della sede nel 1925. I musici si sono quindi recati sotto all’Arco di Pomodoro per una fotografia ricordo aspettando il termine della Santa Messa. Il parroco don Angelo Bianchi è quindi uscito nella Rotonda Antonelliana per pregare insieme alla banda musicale schierata sotto alla grande statua in ceramica della Vergine Maria. In questa occasione hanno fatto ufficialmente ingresso nella formazione giovanile Aurora Gandiglio e Elena Vanotti al flauto e Niccolò Amato e Stefano Truffa alle percussioni. Dopo l’esecuzione di un marcia musicale e alcuni brani natalizi, la banda e le famiglie al seguito si sono concesse un aperitivo inaugurando così anche la riapertura dei locali di somministrazione. E’ stata una festa patronale molto diversa dal solito, ma il poter far risuonare le note in paese è stato un gesto simbolico molto importante, che segna un lento ritorno alla normalità, riscoprendo e apprezzando il piacere di stare insieme e condividere, grazie alla musica, emozioni e allegria.