LETTERA APERTA: GRUPPO ASA – QUALE FUTURO PER I DIPENDENTI? (clikka per leggerla)
CASTELLAMONTE – «Dovrebbe pronunciarsi entro martedì 5 marzo, il Tar Piemonte sul ricorso incidentale depositato lo scorso 18 febbraio dall’Ati formata da San Germano e Edera Ambiente.» Ad affermarlo, ieri mattina davanti ai lavoratori Asa in Strada del Ghiaro, Luca Cortese della Uil. I tempi di pronunciamento sono questi: quindici giorni. Il Tar potrà decidere di rigettare il ricorso, oppure accoglierlo, o annullando il provvedimento di sospensiva emesso in precedenza, oppure esprimendo anticipatamente (rispetto all’udienza fissata per fine giugno) un giudizio di merito, e a quel punto, la sola facoltà che resterebbe alla Teknoservice, sarebbe un ricorso al Consiglio di Stato, «ma a quel punto – ha proseguito Cortese – dovrebbe vedersela con i lavoratori.»
Il ricorso incidentale depositato dall’Ati contiene due punti principali: la “sospensione della sospensiva” e la dichiarazione motivata che la Teknoservice non possiede i requisiti per l’aggiudicazione della gara.
«Ieri sono riuscito – ha affermato Francesco Tutone, Cisl – a parlare telefonicamente con il Commissario Stefano Ambrosini, il quale mi ha riferito che il Ministero gli ha domandato come mai non ha ancora “portato i libri” e dichiarato il fallimento dell’azienda. Ambrosini ha risposto che era stato effettuato il ricorso incidentale, e che questo avrebbe accorciato i tempi, quindi di attendere. Gli ho anche chiesto se pensa di riuscire a tenere duro fino alla fine della vicenda, che si protrarrà, credo, almeno fino a ottobre, e lui mi ha risposto che può riuscirci a patto che i Comuni garantiscano un flusso economico. I Comuni che hanno difficoltà – ha proseguito Tutone – possono anche mettersi in contatto con Ambrosini per trovare un metodo di pagamento dilazionato. Ancora una volta la “palla” è in mano ai Sindaci.»
I Sindacati, in forma unitaria, chiederanno al Prefetto, per evitare problemi di ordine pubblico, di convocare quanto prima un tavolo con Regione e Provincia (Presidenti e Assessori in materia), Commissario, Presidente Cca e i Sindaci dei 51 Comuni.
Nel frattempo, sempre i Sindacati in forma unitaria, hanno inviato, ieri pomeriggio, una lettera aperta indirizzata a tutte le parti in causa (Prefetto, Regione, Commissario, Provincia, Cca e Sindaci), nella quale viene lanciato l’ennesimo appello, affinché vi siano interventi veri da parte delle Istituzioni, e nella quale viene rimarcata la difficoltà dei lavoratori, sottolineando che, se ci dovesse essere un’interruzione dei servizi, questa non sarà causata dalla volontà dei dipendenti ma dalla mancanza di risorse che rende impossibile lo svolgimento del lavoro.