CALUSO – Ci sono momenti del passato che caratterizzano la storia di un paese. Tornano alla mente date da ricordare e personaggi storici che in quel paese hanno lasciato il segno del loro passaggio. Sono gli anni tra il 1555-1560, quando “Enrico II”, allora Re di Francia, inviò in Piemonte un’armata di circa 10mila uomini alla conquista del territorio. A comandarli il Conte Charles Cossè de Brissac, grande stratega militare, brillante ufficiale francese, divenuto Maresciallo per i servizi resi al suo paese, e Governatore del Piemonte. Si stabilì nel Castello del Vescovado di Torino, acquistò il Castello di Stupinigi, e comprò per 11mila scudi d’oro, il feudo di Caluso, piccola realtà territoriale a vocazione agricola. La sua campagna era vasta e l’acqua per irrigare i campi, mancava. Fu proprio il Conte di Brissac a segnare la svolta positiva del territorio con la realizzazione, sotto l’autorizzazione del Re, e dopo l’acquisto dei terreni necessari, di un Canale, l’ancor oggi “Canale di Caluso”, lungo circa 20 Km, capace di portare l’acqua dal fiume Orco, all’altezza di Spineto di Castellamonte, fino a Caluso. Il Canale di Caluso, nel 1760 sotto Carlo Emanuele III di Savoia, venne più che raddoppiato arrivando fino alla Mandria di Chivasso, raggiungendo i 28 km di lunghezza. Mantenne il primato del più importante canale demaniale del Regno di Sardegna, fino alla costruzione del canale Cavour.
È Didier Pupin a riassumere nei passi essenziali la motivazione storica del gemellaggio che oggi vede la cittadina calusiese unita in una stretta amicizia con la città di Brissac-Quincè, nella regione dei Paesi della Loira, celebre per i suo Castello. Gemellaggio che risale al 2006, ma di cui ricorre il decennale dal primo incontro avvenuto nel 2005 e che, a ridosso della Festa dell‘Uva di Caluso, ha visto una delegazione francese ospite del primo cittadino. Presenti all’incontro, presso il Municipio cittadino, Gianni Tuninetti e Massimo Rosso, consiglieri di maggioranza e quest‘ultimo membro del Comitato di gemellaggio), Mario Ennilo (anch’esso del Comitato del Gemellaggio), l’Arciprete Don Loris, e accanto a loro il Sindaco di Brissac Sylvie Guineberteau ed il vice Sindaco Dominique Domay.
È recente l’ultimo incontro che nel mese di aprile, ha visto una delegazione calusiese ospite in Francia. Il calore dell’accoglienza e l’importanza di mantenere vivi i rapporti creati negli anni nelle parole del Sindaco Mariuccia Cena. «Ci accomuna la storia e la vocazione vitivinicola dei nostri luoghi» – ha sottolineato, rinnovando l’invito per la Festa dell’uva di settembre. Un invito a cui il primo cittadino di Brissac dovrà a malincuore rinunciare. Sylvie Guineberteau, ha parlato della necessità di mantenere solidi nel tempo i legami instauratisi negli anni: «Che siano lunghissimi» – ha commentato, ricordando come, sindaco dal 2008, abbia potuto vivere appieno la nascita del gemellaggio condividendo questa bella amicizia. Dedicato all’amicizia il brindisi finale.
Karen Orfanelli
Ago 27 2015
Un brindisi all’amicizia
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