CALUSO – A pochi giorni di distanza dall’incontro in Regione sul futuro del Consorzio Socio Assistenziale Cissac di Caluso, è stata indetta una conferenza stampa per riassumerne il contenuto, alla luce delle disposizioni di legge in materia di Enti Locali che prevedono fra le forme giuridiche per l’esercizio associato della funzione sociale, i Consorzi tra Comuni, stabilendo in 40mila abitanti il limite demografico minimo necessario per l’esercizio in forma associata. «Non si può sciogliere un Consorzio che funziona per il semplice fatto che qualcuno ha fissato un limite demografico» ha sottolineato il vice presidente Cissac Silvano Crudeli, limite che di fatto qualche seria preoccupazione la sta creando. Mancano 2000/2500 abitanti, che se a parole esistono, sulla carta ancora no. Da qui un primo appello del Presidente Lepore ai sindaci dei Comuni che hanno avanzato la volontà di entrare a far parte del Consorzio: manifestare la scelta con impegni concreti per chiedere alla Regione la concessione di deroga, essendo stato fissato al 31 dicembre 2013 il tempo tecnico ultimo per raggiungere i 40mila abitanti.
Presenti all’incontro regionale svolto la scorsa settimana, accanto ai Presidente e vice Presidente del Cissac, Elio Lepore e Silvano Crudeli, il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci Savino Beiletti e il Sindaco di Caluso Marco Suriani e, per la Regione Piemonte, l’Assessore agli Enti Locali Riccardo Molinari. Un incontro non decisivo ma quanto meno costruttivo. «Sono rimasto colpito dal fatto che la Regione fosse già informata sull’efficienza del Consorzio e sulla capacità dello stesso di erogare servizi – ha commentato Elio Lepore – e come abbia espresso la volontà di concedere una proroga. Abbiamo riportato le cose come realmente stanno: esistono dei comuni che vogliono aggregarsi a noi e che però necessitano di tempi tecnici.» Nessun nome sui Comuni intenzionati a cambiare Consorzio, ma si guarda oltre la Dora, verso Vestignè, Caravino e Boromasino. Ma anche in altre direzioni, come Ozegna e Feletto.
È stata programmata per giovedì 26 settembre l’Assemblea dei Sindaci con, tra i punti all’ordine del giorno, il resoconto dell’incontro con l’Assessore Molinari.
Sul futuro del Cissac, e sulle preoccupanti conseguenze che porterebbe lo scioglimento del Consorzio c’è anche il sostegno del Sindacato Provinciale. Insomma la speranza di arrivare ai 40mila abitanti c’è, ma non è escluso, ha aggiunto Lepore «che questioni legate a fatti di campanile, possano portare i Comuni a decidere diversamente. Nelle parole del Presidente anche la correttezza con cui si è sempre agito nei confronti del Consorzio Inrete di Ivrea e del Ciss 38 di Cuorgnè. «La nostra non è una campagna acquisti ma la volontà di mantenere vivo un Consorzio che funziona bene. La gente ci ferma per strada e ci invita a “tenere duro” perché abbiamo sempre guardato alla dimensione umana – hanno concluso Lepore e Crudeli – Oggi dopo l’incontro in Regione abbiamo certo un po’ più di fiducia, che ci aiuta.»
Karen Orfanelli
Set 25 2013
Giovedì 26 l’assemblea dei Sindaci sul futuro del Consorzio Cissac
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