TORINO – 7 denominazioni per 27 tipologie di vino: il panorama dei vini torinesi di qualità ottenuti dalla vendemmia 2018 può contare su una superficie produttiva di 588 ettari di vigneto, per una potenzialità produttiva di 36.130 quintali di uva di oltre 3.600.000 bottiglie di vino.
I dati sono stati illustrati venerdì 14 giugno, a Palazzo Birago di Torino, in occasione dell’Erbaluce Day organizzato da Confagricoltura Torino, in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino e il Consorzio per la tutela dei vini Caluso, Carema e Canavese.
L’Erbaluce dell’annata 2018 è ottimo: un andamento stagionale fresco, associato al periodo caldo che ha preceduto la vendemmia, ha fatto sì che si realizzasse una produzione particolarmente equilibrata, sia in termini produttivi, sia sotto il profilo del rapporto tra zuccheri e acidi. L’Erbaluce dell’annata 2018, secondo i tecnici di Confagricoltura, si può definire insieme tradizionale e moderno, decisamente minerale, molto fresco e piacevole. Secondo i tecnici sarà un vino iper-longevo, che potrà affinarsi molto bene nel tempo.
“L’Erbaluce di Caluso – ha sottolineato Gianluigi Orsolani, vice Presidente di Confagricoltura Torino e Presidente dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino Gianluigi Orsolani – si sta affermando con successo sul mercato nazionale ed è sempre più apprezzato anche all’estero: questo ci rende orgogliosi e soddisfatti per l’opera di promozione che sviluppiamo anche attraverso questo evento”. Sostegno alla promozione della miglior produzione enologica del territorio è stato espresso da Andrea Talaia, vicepresidente della Camera di commercio di Torino, il quale ha ricordato il lavoro che l’ente camerale svolge con la selezione Torino DOC, che raccoglie nella sua ultima edizione 45 aziende e 146 vini.
All’Erbaluce Day 2019 hanno partecipato le aziende socie di Confagricoltura: Cantina della Serra (Piverone), Cieck (S. Giorgio Canavese), Cooperativa Produttori Erbaluce di Caluso (Caluso), Ferrando (Ivrea), Tenuta Roletto (Cuceglio), Giacometto Bruno (Caluso), Gnavi Carlo (Caluso), La Masera (Piverone), Orosia (Bollengo), Orsolani (S. Giorgio Canavese), Cellagrande (Viverone), Santa Clelia (Mazzè).
Giu 17 2019
Erbaluce di Caluso docg: in vent’anni è raddoppiato il vigneto
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