Casa di riposo di Favria: troppe zone d’ombra

“La transazione siglata dall’ex-sindaco Ferrino è stata deliberata illegittimamente e non può essere ratificata dalla nostra Amministrazione”
Casa-del-Sole1FAVRIA – Torna d’attualità la vicenda della casa di riposo Domenico Nizzia, per la travagliata gestione a cura della società MGL Gest. Il caso sembrava chiuso un anno fa, quando l’allora sindaco Serafino Ferrino aveva siglato una transazione, concordata con il curatore fallimentare, che impegnava il Comune a pagare la somma di 1.364.523,40 euro suddivisa in rate mensili da 12mila 500 euro per dodici anni.
Ma ora il caso si riapre. “In questa vicenda ci sono troppe zone d’ombra, sin dall’inizio. Ma una cosa è certa – assicura l’assessore ai Lavori pubblici, Silvio Carruozzo – I favriesi non pagheranno quella somma. Nel momento in cui la Giunta ha autorizzato il sindaco a sottoscrivere la transazione, le somme per coprire il debito non erano state poste a bilancio e non era stata messa alcuna somma in un apposito fondo rischi. Visto che la transazione era stata sottoscritta due soli giorni prima delle elezioni, l’attuale amministrazione, appena insediata, aveva inserito il capitolo di spesa ipotetico, ma poi, a causa della “opacità” con la quale era stata trattata la questione abbiamo svolto degli approfondimenti. E siamo giunti alla conclusione di variare il bilancio con un apposito emendamento, rettificando il capitolo di spesa inserito per sanare una procedura che, con un eufemismo, possiamo definire non impeccabile”.
Secondo Carruozzo “la firma dell’ex sindaco sulla transazione non è valida, perchè si basa su un atto illegittimo, ossia il voto della Giunta che lo autorizzava a procedere. Il sindaco e i suoi assessori dovevano sapere che per le spese che vincolano il Comune per più annualità l’approvazione deve arrivare da un voto del Consiglio comunale. Peggio ancora, non era stato nemmeno previsto il relativo impegno di spesa nel bilancio, quindi la transazione non aveva nemmeno copertura quando è stata firmata”.
“Perchè l’ex sindaco ha voluto siglare un accordo così gravoso per le casse comunali a pochi giorni dalle elezioni. Oltretutto la fretta non era in alcun modo giustificata visto che non c’era nessuna causa in corso, nè provvedimento giudiziario che lo imponesse”.
La vicenda si basa sul contratto siglato nel 2004 dal Comune con la MGL Gest Srl, che prevedeva che l’amministrazione pagasse un indennizzo al gestore per le migliorie apportate alla casa di riposo, nel solo caso di mancato rinnovo del contratto. Spese che la società quantificò in 2.172.493,85 euro.

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