Un convegno sulle distrofie retiniche ereditarie

AGLIÈ – Si intitola “Distrofie retiniche ereditarie, e maculopatie: il punto della ricerca in Italia e nel mondo”, il convegno nazionale, organizzato dall’Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti (A.P.R.I. onlus) e dal Centro di Riabilitazione Visiva dell’ASL TO4, che si svolgerà ad Agliè, presso il Centro Alladium, sabato 27 ottobre. Parteciperanno clinici e studiosi provenienti da varie regioni italiane, nonchè molti presidenti di associazioni operanti nel settore. La manifestazione, giunta ormai alla settima edizione, approda per la prima volta in Canavese grazie al Centro di Riabilitazione Visiva eporediese. Le distrofie retiniche ereditarie e le maculopatie rappresentano indubbiamente la più importante causa di cecità nel mondo occidentale. Si tratta di una categoria di malattie che, come indica il nome, colpisce la retina, la parte più interna e delicata dell’occhio umano, un tessuto di natura nervosa che, come il cervello, una volta compromesso non è più in grado di rigenerarsi.
Fra queste gravi patologie, la “Maculopatia senile”, risulta senz’altro quella più diffusa ed in costante espansione. “Si tratta di un vero e proprio flagello per la cosiddetta  ‘terza età’ – afferma in proposito il presidente APRI-onlus Marco Bongi – Non passa giorno che non giungano in associazione segnalazioni di nuovi malati. L’allungamento della vita media, un’alimentazione poco sana e il fumo sono senza dubbio i fattori principali che stanno determinando tale sensibile aumento di casi”.
Fra le distrofie retiniche ereditarie si annoverano però anche altre affezioni che possono colpire anche persone giovani: la retinite pigmentosa, la sindrome di Usher, l’amaurosi di Leber, la malattia di Stargardt  ecc.
In ognuno di questi ambiti si stanno conducendo ricerche promettenti in tutto il mondo. Spesso si sente infatti parlare sui mass-media di “occhio bionico”, di terapie con cellule staminali, di cure geniche che utilizzano virus modificati, ecc., ricerche che verranno trattate nel corso del convegno. Il programma prevede l’inizio lavori alle ore 10; ore 13,10 lunch; ore 14,30: ripresa dei lavori; ore 17: dibattito e conclusioni