Gelo e neve: tempo siberiano

CANAVESE – Non è stata tanto la neve a preoccupare, quanto il freddo di questi giorni.
Tra sabato e lunedì la neve ha imbiancato il Piemonte, raggiungendo anche le zone di pianura e riversando nelle zone collinari uno strato variabile tra i 25 ed i 40 centimetri di neve. Una quantità simile, se non in qualche caso addirittura superiore, a quanto capitato in montagna.
Sulle arterie canavesane non sono state registrate particolari difficoltà anche se l’attenzione di questi giorni si è spostata sull’ondata di freddo che rende e renderà ancora gelate le strade.
“La diminuzione delle temperature – scrive in un comunicato il Comune di Cuorgnè – tenderà a far persistere la neve al suolo; pertanto si raccomanda di provvedere alla pronta rimozione della neve dagli spazi di pertinenza e competenza al fine di evitare pericolose e durature formazioni di ghiaccio.»
In relazione al sensibile abbassamento della temperatura, la Smat segnala il rischio elevato di danneggiamento delle tubazioni e dei contatori dell’acqua potabile a causa del gelo. L’azienda invita l’utenza a verificare che i propri impianti idraulici ed i contatori siano sufficientemente protetti dal gelo ed a provvedere, se necessario, alla copertura con idoneo materiale isolante, al fine di evitare rotture e guasti che potrebbero provocare perdite e disservizi nell’erogazione idrica.
L’inizio del mese di febbraio sarà ricordato per le giornate più fredde degli ultimi trent’anni. Temperature polari provocate dal “buran”, il vento freddo della steppa in arrivo dalla Siberia.
Il risultato sarà che il 2012 sarà ricordato come il più freddo degli ultimi 27 anni.
Il sito internet 3bmeteo prevede punte di meno 14/15 gradi nelle prossime notti.
L’aspetto positivo, dopo l’assenza di neve, è la possibilità per le piste da sci di ritornare a funzionare a pieno ritmo, dopo che negli ultimi giorni la Regione Piemonte aveva avanzato l’ipotesi di chiedere lo stato di calamità per l’assenza di precipitazioni. Neve e impianti aperti anche nelle stazioni canavesane.