IVREA – L’assemblea dei lavoratori di Agile della sede di Ivrea dopo la discussione dell’ipotesi di accordo fra Tbs e le Organizzazioni Sindacali e del verbale di intesa fra Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro, Agile e Regioni interessate, ha espresso voto favorevole alla firma degli accordi sottoscritti. Hanno votato 87 dei 138 dipendenti: i sì sono stati 86, un solo voto contrario.
I lavoratori e lavoratrici Agile Ivrea puntualizzano che «la decisione è stata condizionata dalla situazione in cui oggi versa l’azienda, dalle esigue commesse rimaste, dal sostanziale stato fallimentare, dalla sua storia fatta di truffe, di imprenditori disonesti e di un Governo che prima non ha vigilato sulla falsa cessione di quasi 2000 lavoratori da Eutelia ad Omega-Agile, e poi non è stato capace di intervenire in tempi rapidi né proporre alcuna tempestiva soluzione industriale, contribuendo al progressivo depauperamento dell’azienda che pure opera in un campo strategico per il paese come quello dell’Information Technology.» L’accordo di cessione è durissimo perché azzera anni di storie professionali, mettendo in discussione stipendi, integrativi esistenti ed anche livelli contrattuali. «Nonostante tutto ciò l’obiettivo dei lavoratori che saranno assunti da Tbs sarà certamente quello di raggiungere e superare le condizioni poste dall’azienda per le assunzioni previste nel piano triennale, contribuendo a salvaguardare tutti i territori. Valutiamo questi accordi non come un successo, ma come il miglior risultato possibile in questa fase.»
Inizia dunque un nuovo capitolo della vicenda Agile: «Ai lavoratori spetta il compito di vigilare sugli impegni presi negli accordi. Non sarà facile, il tempo della lotta non è finito, per questo oggi più che mai occorre la partecipazione e la forza di tutti i lavoratori e le lavoratrici uniti verso lo stesso obiettivo. Dovremo vigilare sul Governo per gli ammortizzatori sociali e l’aggancio alla pensione, sulle Regioni perché mettano in piedi un piano di ricollocamento efficace che individui per ogni lavoratore la soluzione più idonea per il suo rientro nel mondo del lavoro, sulla Tbs perché rispetti il piano presentato e dimostri il reale obiettivo industriale dell’operazione di acquisizione. Occorre ora costituire al più presto un tavolo politico sulla vertenza Agile che indirizzi i programmi di ricollocamento da gestire attraverso una cabina di regia con le parti per cominciare a costruire la soluzione per i lavoratori Agile di Ivrea e Torino.»
Mario Damasio
RIQUADRO
L’accordo
In termini economici, il prezzo complessivo offerto da TBS IT per l’acquisizione di Agile è pari a1 milione di euro, di cui 900.000 per il ramo IT e 100.000 per il ramo Call Center, che verranno finanziati dall’aumento di capitale di TBS Group.
L’operazione di acquisizione dei rami di azienda di Agile è incentrata su un piano industriale
triennale.
Relativamente alle ricadute occupazionali, il confronto con le organizzazioni sindacali ha portato alla definizione di un piano di assunzione ex novo di una parte dei dipendenti che fanno capo alla procedura. Il piano prevede un programma di inserimento occupazionale per step successivi nell’arco dei prossimi tre anni, condizionato al raggiungimento di alcuni obiettivi di fatturato dell’area IT di Agile: nel primo anno è prevista l’assunzione ex novo entro il 31 dicembre 2012 di 220 dipendenti (sui 1300 totali) di cui 13 a tempo determinato; nel secondo anno è previsto il raggiungimento di 258 unità totali, a condizione che nell’esercizio 2012 sia stato conseguito un fatturato minimo di 14,4 milioni di euro relativo all’area IT di Agile e che la media ponderata dei termini di pagamento da partedei clienti attivi all’atto della cessione sia di 180 giorni dalla data di emissione fattura; nel corso del 2014 è previsto il raggiungimento di 358 unità totali a condizione che nell’esercizio 2013 sia stato conseguito un fatturato minimo di 18,7 milioni di euro relativo all’area IT di Agile.
