Non chiuderà l’Ufficio Postale di San Giovanni

CASTELLAMONTE – L’ufficio postale di San Giovanni dei Boschi di Castellamonte non chiuderà. Lo annuncia il  Consigliere regionale Roberto Tentoni.
L’ufficio era inserito tra quelli oggetto di provvedimento di chiusura dal mese di settembre 2012.
Grazie alle motivazioni segnalate alla Direzione regionale di Poste Italiane dal Consigliere regionale Tentoni, è stato deciso di soprassedere alla chiusura in considerazione della particolare situazione in cui si trova la frazione castellamontese.
“Sono soddisfatto che la Direzione regionale di Poste Italiane, abbia accolto con apprezzabile  disponibilità i rilievi che avevo portato dopo la comunicazione della chiusura dell’ufficio di questa frazione – ha dichiarato Tentoni – Effettivamente, il territorio di San Giovanni, che dista alcuni chilometri dal comune capoluogo, è fuori dal perimetro comunale di Castellamonte; si sarebbe creato un notevole disagio per i cittadini, soprattutto i più anziani, che da anni utilizzano l’ufficio postale per riscuotere la pensione e spesso per i loro conti correnti. Questa positiva decisione – ha proseguito il Consigliere regionale – mi sollecita a continuare il proficuo confronto con la Direzione di Poste Italiane per segnalare come alcune altre decisioni, assunte nel maggio scorso, possano e debbano essere riesaminate. I tagli previsti con la chiusura degli uffici che non siano situati nei comuni capoluogo, sono stati imposti all’ente da necessità interne di razionalizzazione e risparmio, ma tali decisioni non sono ottimali quando provocano gravi disagi alle fasce più deboli della popolazione, in primo luogo gli anziani che spesso non dispongono di autonomi mezzi di trasporto.
In questo contesto mi muoverò anche per verificare se vi siano spiragli per quanto riguarda gli uffici postali delle frazioni cuorgnatesi di Salto e di Priacco, anche se in questo caso la vicenda appare più complicata e difficile. Dopo aver parlato con i residenti delle stesse frazioni e con il Sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto, mi sono comunque impegnato a chiedere alla Direzione competente di Poste Italiane di riconsiderare la decisione almeno in parte, concedendo un ragionevole rinvio almeno alla chiusura dell’ufficio della frazione Salto, in modo da poter verificare i reali volumi di attività e quindi i numeri effettivi del servizio.”