La ceramica incontra la moda (Guarda il video)

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CASTELLAMONTE – Una sorta di anteprima alla sfilata in programma al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, sabato 29 settembre, dalle ore 18 alle ore 20, nell’ambito della rassegna “Torino Città della Moda”. Si tratta di “Terre Nuove 2: la ceramica in passerella” un appuntamento  che si è svolto domenica 9 settembre, in piazza Martiri della Libertà, in occasione della 52^ Mostra della Ceramica. Una rassegna che organizzata da CNA Federmoda è tornata a riproporre per il secondo anno consecutivo la nuova collezione di bijou e accessori in ceramica realizzati in collaborazione con gli artigiani e artisti della città, unitamente ad artigiani ed artisti di altri comuni della Provincia di Torino. Ecco, dunque, che la creatività di Elisa Giampietro (Ceramiche Castellamonte), Roberto Perino e Silvana Neri (RP Castellamonte Snc – La Castellamonte) si è incontrata con l’estro di Francesca Fischetti (sartoria – Torino), di Eugenia Maria Sappa (sartoria – Banchette), Rossella Calabrò (sartoria – Leinì), Elena Imberti (gioielli e accessori – Chivasso), Alberto Campra (pellicceria – Chieri), dando vita a modelli unici nel loro genere indossati da giovani modelle che ne hanno saputo esaltare l’estrema bellezza, in un sofisticato incontro tra stoffa e ornamento prezioso. La necessità di sostenere con forza l’artigianato e le attività ad esso collegate è l’obiettivo che si pone Cna, consapevole del fatto, ha sottolineato Alessio Stefanoni, «che la difesa del lavoro, della creatività, dell’occupazione e della produzione ceramica in questa città, che ha una storia importante da raccontare in tal senso, sarà possibile nei prossimi anni solo cercando di favorire sinergie con altre realtà, in un territorio più vasto, come dettano le dinamiche dell’economia. L’artigianato ha fatto, e continua a fare, la storia della ceramica in questo luogo, dove spesso le mani degli artigiani hanno incontrato le mani degli artisti. Così è nata la grande arte italiana e così speriamo che continui a nascere l’arte sul territorio.»
La Mostra della Ceramica, quindi, come laboratorio in cui i ceramisti possono confrontarsi e misurarsi con le nuove collezioni, dove tutto è possibile: dove oro, platino, argento hanno saputo fondersi insieme alle argille, capaci a loro volta di incontrare la seta, il lino, le pellicce, ma anche materiali più poveri come il silicone, o più tradizionali come il caucciù, per essere presentati al pubblico, certo non numeroso, all’interno di una mostra, che sembra essere un po’ dimenticata.