“Il Canavese ha tutte le carte in regola per essere ancora protagonista”
Sono passati più di due anni e mezzo da quel gennaio 2005 quando, alle Officine H di Ivrea, la Provincia di Torino convocò gli Stati Generali del Canavese.
Ora dopo una pausa decisamente troppo lunga, ed il lavoro della Cabina di Regia, è stato predisposto il Piano Strategico del Canavese: un libro che individua per il territorio le linee guida di alcune aree tematiche che dovranno caratterizzare il futuro sviluppo.
La costruzione del Piano ha richiesto, per la complessità del territorio e l’alto numero degli attori coinvolti, uno sviluppo temporale di circa due anni e mezzo, a partire dagli Stati Generali del Canavese convocati a gennaio 2005 a Ivrea. In particolare, nel corso del 2007 si è intensificata l’attività di confronto e di approfondimento, con la promozione di quattro assemblee per aree territoriali e, successivamente, con la costituzione di tre gruppi tematici (“Innovazione e diversificazione del sistema produttivo”, “Valorizzazione turistica, culturale e ambientale” e “Connettività materiale ed immateriale” – vale a dire grandi vie di comunicazione e logistica) che, attraverso focus e seminari, hanno permesso di individuare una serie di linee strategiche per ciascuna area tematica.
Gli ambiti di intervento individuati per quanto riguarda l’innovazione e la diversificazione del sistema produttivo sono:
– l’industria delle fonti rinnovabili di energia, con l’obiettivo della definizione di una formula di filiera per il comparto;
– il comparto dello stampaggio a caldo, con l’allungamento del ciclo delle lavorazioni mediante l’insediamento di attività a valle di quelle presenti;
– l’industria delle produzioni video e dell’intrattenimento, con l’insediamento di nuove infrastrutture e l’ingresso in scena dell’Archivio del Cinema Industriale;
– il comparto della meccatronica, con lo sviluppo di un gruppo di aziende intenzionate ad avviare percorsi di innovazione nella componentistica in collaborazione con il Politecnico di Torino;
– Il comparto dell’informatica e delle telecomunicazioni, con la strutturazione di un vero e proprio ambito di subfornitura per i maggiori player telefonici e TLC;
– Il comparto delle nano tecnologie e delle scienze della vita.
Per la valorizzazione turistica, culturale e ambientale il Piano prende in considerazione:
– il Parco Nazionale del Gran Paradiso, con la predisposizione di percorsi naturalistici e storico alpinistici accompagnati, promossi con week end programmati durante tutte le stagioni;
– Confluenze Nord Ovest, agricoltura e turismo rurale, con la qualificazione della produzione di latte verso la caseificazione e dei prodotti derivanti dal mais, il sostegno alla ristorazione tipica e la costruzione di una filiera forestale per la produzione di legname da opera;
– Residenze Sabaude e Anfiteatro Morenico, con l’integrazione tra il Canavese e i suoi castelli da una parte e i circuiti sabaudi dall’altra e la valorizzazione del MAAM di Ivrea.
Il gruppo tematico delle connettività materiale ed immateriale ha individuato diverse linee strategiche, tra cui la risoluzione dei problemi della ferrovia Chivasso – Ivrea, il completamento dei miglioramenti della S.S. 460 e del relativo reticolato, la realizzazione della banda larga entro l’agosto del 2008.
Dall’analisi è emerso un territorio profondamente articolato, attivo e ricco di prospettive, tuttora in possesso di una forte vocazione industriale: senza più alle spalle la forza di una grande impresa, ma alla ricerca di un varco di identità all’interno dell’asse padano.