Incontro per fare sistema sul territorio

CUORGNÈ–IVREA – Incontro nei giorni scorsi tra il Sindaco di Ivrea Carlo Della Pepa e quello di Cuorgnè Beppe Pezzetto in cui i due amministratori hanno sottolineato la necessità di lavorare insieme e di elaborare risposte alle varie tematiche, il più possibile condivise ed univoche, da parte di un territorio come quello del Canavese che deve esprimersi in modo coeso ed omogeneo per poter avere un peso nell’attuale scenario politico/economico.
«Vi sono tematiche che richiedono ragionamenti condivisi da parte di un territorio più ampio che quello delle nostre città, ad esempio il confronto con la futura Città  Metropolitana, deve trovare in un territorio omogeneo come quello del Canavese la capacità di proporci come soggetto attivo e non passivo in una fase così delicata per il futuro del nostro territorio» dice il Sindaco d’Ivrea Della Pepa.
«Ribadisco ancora una volta la necessità di fare sistema, soli siamo troppo deboli, abbiamo iniziato a parlare della strategicità dei trasporti nel nostro territorio (fondamentale per costruire una Città “estesa”), della scarsa ricettività a fronte di una potenziale richiesta in crescita, stiamo vivendo momenti di rottura e di cambiamento che dobbiamo saper governare se non vogliamo esserne travolti» conclude il Sindaco Beppe Pezzetto.
La collaborazione tra Sindaci del Territorio ha già portato ad alcuni significativi successi, da ultimo il mantenimento del Tribunale ad Ivrea. Nel corso dell’incontro si è anche iniziato a parlare della necessità di fare sistema per provare concretamente ad accedere a specifici fondi europei e di estendere l’invito al prossimo incontro anche ai Sindaci di Castellamonte, Caluso e Rivarolo.
Ma è sulla posizione del Canavese nei confronti del progetto della Città Metropolitana che i due Sindaci sottolineano la necessità che il Canavese affronti questa evoluzione in modo coeso e compatto. In queste settimane si sono infatti susseguite notizie che una volta vedevano Ivrea attratta nell’orbita di Biella con buona pace del resto del Canavese, un secondo scenario che vedrebbe il Canavese fagocitato dalla Valle d’Aosta, il terzo come anello debole della Città Metropolitana di Torino; uno scenario ancora alquanto confuso su cui però si gioca una partita fondamentale per il futuro del territorio e su cui deve prevalere il senso di squadra per riuscire a portare a casa un buon risultato.