Il Papa a pranzo con la famiglia Bertone
Venti persone a tavola: il Papa, i suoi più stretti collaboratori e gli adulti della famiglia del Segretario di Stato Vaticano, Card. Tarcisio Bertone.
A pranzo Benedetto XVI ha trascorso un’ora di piacevole relax dopo l’Angelus, scherzando con gli altri commensali, ma anche commentando i problemi della diocesi, tra cui il futuro lavorativo dei giovani e la crisi occupazionale generale dopo la chiusura della Olivetti.
«Il pranzo si è svolto in un clima molto simpatico e distensivo» ha riferito Valeriano Bertone, fratello del porporato e padrone di casa. Oltre ai membri della famiglia (era presente anche la sorella Mariuccia), vi erano anche il segretario particolare del Papa, don Georg Gaenswein e il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi.
«Non vi era alcuna atmosfera di soggezione, perché il Santo Padre è molto alla mano e ci ha messi tutti a nostro agio» ha proseguito Valeriano Bertone. Ricco il menù: antipasto di salumi, risotto, maccheroncini, medaglioni di filetto di vitello con sfoglia, patate e sorbetto finale. In tavola c’erano i vini locali tra cui un “Erbaluce” prodotto proprio dal fratello del Cardinale. Il Papa ha però bevuto la sua solita aranciata e non ha assaggiato nessun alcolico. Si è parlato brevemente anche dell’incidente domestico, in cui Benedetto XVI si è rotto il braccio destro. Il Pontefice «spera di riprendere presto almeno a suonare» ha detto Valeriano.
E il segretario di Stato Vaticano ha scherzato sul polso ingessato del papa e sulla sua bravura ad usare comunque il braccio destro. «Non ha dovuto benedire con la sinistra, così non ci sono stati problemi liturgici-teologici» ha commentato il Cardinale Tarcisio Bertone con i giornalisti, dopo il pranzo avuto con Benedetto XVI. «Scherzo ovviamente» ha subito precisato.
Nei canoni liturgici, in realtà, si prescrive di impartire la benedizione sempre con la mano destra, che appartiene, secondo la tradizione, alla “parte nobile” del corpo. Sono previste però numerose eccezioni, a cui Benedetto XVI non ha dovuto fare ricorso, in quanto se l’é cavata anche con il gesso.
«Durante il pranzo – ha riferito il Cardinale Tarcisio Bertone ai giornalisti – il Papa ha detto che deve abituarsi a vivere con la mano sinistra, un esercizio per lui del tutto nuovo. In ogni caso – ha osservato il porporato – il Santo Padre è apparso in ottima salute, molto spigliato, molto gioioso.»
A tavola si è parlato della casa della “grande famiglia Bertone”, dove si trova anche un bel pianoforte a coda, suonato in passato dal papà del porporato ed oggi da un suo nipote. In famiglia si conservano anche due clarini. Il discorso è poi passato alla situazione dell’Olivetti. «Oggi c’é un bel progetto di rilancio – ha assicurato il Cardinale – ricordando la storia dell’azienda e rievocando come anche Pio XII scrivesse i suoi documenti con la famosa “Lettera 22″.
Dopo il pranzo, che si è svolto nel soggiorno al primo piano, c’è stata la foto di gruppo nel cortile della casa di famiglia. Qui, attorno a Papa Ratzinger, si sono raccolte 50 persone tra grandi e piccini; tanti anche i nipoti e i pronipoti del Segretario di Stato Vaticano. Il Papa ha donato rosari a tutti. Alle 14.15 è ripartito alla volta di Les Combes, in Val d’Aosta, dove sta trascorrendo un periodo di vacanze estive.
Al suo arrivo a Casa Bertone è stato lo stesso Cardinale a scoprire una targa a ricordo della visita del Pontefice. Si legge: “Il Cardinale Tarcisio Bertone Segretario di Stato di Sua Santità, i membri della famiglia Bertone e i loro congiunti ricordano con immensa gioia e profonda gratitudine il Sommo Pontefice Benedetto XVI venuto a visitarli nella casa paterna il 19 luglio 2009”.