“Invece che dire stupidaggini politiche, invocare misure draconiane sul piano dell’ordine pubblico, fate lavorare il cervello. C’è in giro una rabbia sociale per mancate misure di prevenzione sulla salute e di sostegno al reddito che non può essere in alcun modo demonizzata come rabbia eversiva” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Fate bene – continua Locatelli rivolgendosi alle forze di governo nazionale e regionale – a prendere seriamente in considerazione la possibilità che dopo Napoli ci siano altre città o quartieri popolari a scendere in rivolta come unica possibilità di farsi sentire. Tra queste sicuramente Torino che oltre ad essere la città più povera del centro nord Italia è quella che più ha subito una caduta ulteriore di reddito. Rivolta, sia chiaro, non contro misure di contenimento del contagio che riteniamo urgenti e necessarie – non c’è peggiore idiozia del negazionismo – ma rivolta contro la tardività, l’inadeguatezza, la mancanza di interventi che hanno contraddistinto questi mesi. Una mancanza di personale medico, infermieristico, di dispositivi sanitari – in Piemonte il bando per l’assunzione di personale Covid è di pochi giorni fa, ci vorranno tre settimane per vederlo all’opera – per non parlare delle carenze scolastiche, nel settore dei trasporti o di altri servizi essenziali. Rivolta contro il dilagare delle disuguaglianze e delle esclusioni sociali.
Ott 26 2020
Locatelli (Prc-Se) sulle possibili manifestazioni di piazza a Torino
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