Il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Allasia, esprime solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dalla drammatica ondata di maltempo. “Purtroppo sempre più frequentemente fenomeni climatici estremi provocano situazioni di grave emergenza con morti e devastazioni. Rivolgo un sentito ringraziamento ai soccorsi: ai Vigili del fuoco, alla Protezione Civile, ai numerosi volontari e a tutti coloro che in queste ore stanno soccorrendo e aiutando con abnegazione le popolazioni in difficoltà.
“Mi chiedo se fra un’apparizione televisiva e una gita di promozione politica, il presidente del Consiglio abbia trovato tempo per scrivere un programma per l’ambiente per accedere ai soldi del Recovery Fund – dice l’on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia – Perché soltanto con i soldi dell’Europa abbiamo oggi la possibilità concreta di uscire da quella speciale classifica di miglior Paese nelle emergenze per scalare qualche posizione nella classifica di Paese ben governato. Da questo versante, però, Conte pare ancora non sentirci.”
Il nord-ovest dell’Italia è in ginocchio per fenomeni atmosferici di portata eccezionale e purtroppo sempre più frequenti. Il cambiamento climatico è una realtà con cui dobbiamo fare i conti con meno ideologia e retorica e più pragmatismo se vogliamo farci trovare pronti di fronte alle sfide che il futuro ci pone dinnanzi – dichiarano la deputata Vannia Gava, responsabile del dipartimento Ambiente e l’europarlamentare Alessandro Panza responsabile del dipartimento Aree Montane della Lega – La tragedia che si sta consumando in queste ore deve riportare al centro il tema degli investimenti in merito al dissesto idrogeologico. Il mantenimento del territorio del nostro Paese, deve tornare nelle agende del Governo con un piano concreto, reale, che sia di concertazione e di piena condivisione con le Regioni. Non bastano gli interventi come quelli che partiranno domani, sempre gestiti in base alle emergenze, ora occorre una prospettiva di lungo periodo.”
“Quello che si è abbattuto sul Piemonte in queste ore, con le conseguenti vittime umane di esondazioni e devastazioni, non è semplice maltempo ma l’ennesima prova del cambiamento climatico in atto” commenta Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione. “Servono certamente forti investimenti sulla messa in sicurezza del territorio che è sempre più fragile – prosegue Grimaldi – ma non basta più: ora occorre cambiare totalmente l’approccio che abbiamo con il clima e con l’ambiente. Più di un anno fa abbiamo chiesto lo stato di emergenza climatica per il Piemonte ma la Giunta Cirio lo ha respinto, come ogni tentativo di riconversione ecologica della nostra economia. Siamo davanti ad un giudizio universale – conclude Grimaldi – i nostri figli rischiano di non vedere neanche più l’uva per il vino nelle nostre colline. Dobbiamo mettere in campo tutte le strategie necessarie per affrontare non il ‘maltempo’, ma i drammatici effetti del cambiamento climatico. Il nord chieda tutte le risorse necessarie del recovery found, prima che sia troppo tardi”.
“Nel manifestare tutta la mia solidarietà ai territori flagellati dal maltempo, mi chiedo quale fine abbia fatto il monitoraggio delle opere pubbliche commissionato due anni fa dal governo. A fronte di ben 5.931 strutture in attesa di lavori, ancora non si è fatto nulla e oggi si contano morti e dispersi. Un dramma che si poteva evitare, le dichiarazioni rese dal presidente Conte in queste ore suonano come una presa in giro”. Lo afferma Diego Sozzani, capogruppo di Forza Italia in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati e responsabile Infrastrutture del partito.
“Per favore risparmiateci le frasi di circostanza, le lacrime di coccodrillo. Ogni anno che passa è sempre peggio. Piogge che si trasformano in alluvioni, temporali che si trasformano in disastri ambientali. E’ quello che è successo in Piemonte e nelle regioni limitrofe. Una tragica dimostrazione, l’ennesima, delle ricadute dovute agli sconvolgimenti ambientali. Stiamo andando a schiantarci contro un muro ma non stiamo facendo nulla per evitare il peggio. Anzi, si spendono miliardi in opere inutili, inquinanti e distruttive come il Tav in Valsusa nel mentre siamo all’anno zero per quanto riguarda gli interventi di riassetto idrogeologico, di prevenzione ambientale, di contrasto ai cambiamenti climatici.” Lo afferma Ezio Locatelli, della Direzione Nazionale e Segretario provinciale Prc-Se di Torino.
In Valle d’Aosta un Volontario ha perso la vita mentre era impegnato nella difesa del territorio e di tutti noi: perdiamo con lui una persona speciale e generosa, esempio per tutti – dice Silvio Magliano, Presidente del Gruppo Moderati in Consiglio Regionale del Piemonte – Esprimo la mia totale vicinanza alle famiglie coinvolte dall’emergenza e in particolare a chi ha perso o non ha ancora ritrovato un proprio caro disperso. Il mio ringraziamento più profondo va a tutti i Volontari, ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile che in queste ore sono impegnati sul territorio, portando aiuto e soccorso.
“Il Governo mette a disposizione 7 miliardi contro il dissesto idrogeologico, come confermato dal Ministro dell’Ambiente Costa – dice un comunicato del Gruppo regionale M5S Piemonte – Fondi destinati alle Regioni più colpite e per mettere in cantiere opere di prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico. Anche la Regione Piemonte deve fare la propria parte. Invece da troppi anni la musica non cambia, sia che governi il centrodestra che il centrosinistra: i fondi per mettere in sicurezza il territorio sono sempre insufficienti.”