– Attuali posti letto Covid: 384
– 4% di personale positivo sul totale dei dipendenti (circa 160)
– Totale di 53 infermieri e 39 oss nuovi assunti entro inizio maggio
Si è tenuta ieri la videoconferenza tra le organizzazioni sindacali e i vertici dell’ASLTO4. Dopo i ringraziamenti della Direzione a tutto il personale impegnato in questa emergenza, si sono affrontate diverse tematiche, ma al momento non tutte le domande possono avere delle risposte certe, anche in virtù dell’evoluzione della pandemia. Infatti se pur diminuito il numero dei ricoveri in terapia intensiva, non è possibile sapere ad oggi quando gli ospedali torneranno alla normalità e soprattutto nella fase iniziale dovrà esserci particolare attenzione per evitare il ritorno di nuove ondate. Al momento il numero di posti letto covid in ASLTO4 è di 384. Sulla questione tamponi invece, ci sono alcune difficoltà legate all’approvvigionamento dei reagenti e i test sierologici a tutto il personale sono ancora in fase di definizione. In merito ai dispositivi di protezione individuale i sindacati hanno segnalato alcune carenze legate a difficoltà di approvvigionamento e soprattutto è stato richiesto di prestare particolare attenzione alle cure domiciliari, dove gli operatori sono maggiormente esposti. Si è ribadita la necessità di potenziare l’effettuazione di tamponi al personale sanitario, soprattutto sull’area Chivassesse, dove si sono registrate le criticità maggiori. È stato chiesto anche il numero preciso di operatori positivi. Al momento la Direzione parla di circa un 4% sul totale dei dipendenti (circa 160). In merito alla questione assunzioni invece, data la difficoltà legata all’elevata richiesta di personale su tutto il territorio nazionale, entro inizio maggio arriverà nuovo personale che permetterà di raggiungere la quota di 53 infermieri e 39 oss assunti dall’inizio dell’emergenza. Numeri che secondo Nursind non sono ancora sufficienti, ma che permetteranno di poter alleviare il carico del personale che oggi è in gravissima difficoltà. Ci sono ad esempio reparti che per esigenze organizzative lavorano 12 ore: alcune tende pretriage, il pronto soccorso di Chivasso e una parte della Medicina sempre di Chivasso. Su questo l’azienda ha fatto sapere che appena possibile si tornerà alla normalità. Inoltre il Nursind ha nuovamente posto l’attenzione sulla garanzia del pagamento dello straordinario al personale, sul pagamento di tutte le indennita e sistemi di premialità volti a remunerare il disagio dei dipendenti. Al termine dell’incontro invece si è discusso delle USCA. Al momento sono collocate a Chivasso, Ivrea, Castellamonte e Lanzo. I 10 medici presenti effettuano monitoraggio telefonico dei pazienti positivi oppure direttamente in loco quando necessario, agendo con i Medici di Medicina Generale. Al momento non è prevista la presenza di infermieri, ma il Nursind ha chiesto all’azienda di valutarne l’inserimento che dovrà comunque essere effettuato a seguito di ulteriori assunzioni. All’incontro oltre al Direttore Generale, Lorenzo Ardissone, è intervenuto il dottor Angelo Testa