IVREA – Il responsabile della della maxi-emergenza regionale del Piemonte, il dottor Mario Raviolo, ha rifiutato l’aiuto di operatori sanitari messi a disposizione dalla Protezione Civile Nazionale l’11 aprile scorso, come conferma una nota Anaao Assomed, l’associazione dei medici e dei dirigenti sanitari. «Operatori che avrebbero dovuto entrare in servizio anche nelle strutture della Asl To4 a Ivrea, Chivasso, Ciriè e Cuorgnè, oltre che nelle Usca e nelle Rsa del territorio. Incredibile a dirsi – commenta la deputata canavesana del Pd, Francesca Bonomo – Raviolo è stato completamente sconfessato dall’Unità di Crisi Regionale e dall’assessore Luigi Icardi, che invece hanno chiesto a Roma l’invio di medici e infermieri. Una richiesta enamente giustificata dal fatto che, da oltre 60 giorni, il personale medico della nostra Regione, compreso quello del Canavese, è sottoposto a uno stress psico-fisico insostenibile, con l’organico fortemente diminuito a causa dei molti medici in quarantena, isolamento domestico o ricoverati. Se il dottor Raviolo non è in grado, come sembra, di gestire una situazione di emergenza e, anzi, la sottovaluta mettendo a rischio la salute di cittadini e medici, forse è meglio che si faccia da parte. Sollecitiamo il presidente Alberto Cirio ad azzerare immediatamente l’Unità di Crisi Regionale e ricostituirla in modo da evitare altri, gravissimi, errori – che hanno un costo in termini di vite umane – nella gestione dell’epidemia».
Apr 20 2020
“Raviolo ha rifiutato l’aiuto degli operatori sanitari della Protezione Civile Nazionale”
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