L’ordinanza in vigore in Piemonte sulle misure relative alla limitazione del Coronavirus non sarebbe più applicabile sulla base delle nuove decisioni del Governo Conte. Infatti nell’ordinanza tipo scritta e anticipata dal Governo nella giornata di ieri nelle zone che non sono focolaio del virus “non è giustificata la chiusura delle attività scolastiche”. L’Italia è stata divisa in tre zone: quelle focolaio, dove valgono le misure restrittive varate, un secondo livello che si estende alle aree circostanti che presentano episodi da contagio indiretto e un terzo livello che riguarda il resto d’Italia.
L’ordinanza tipo per le regioni prevede che le scuole di ogni ordine e grado, le università, gli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni espongano presso gli ambienti aperti al pubblico le informazioni sulle misure di prevenzione rese note dal Ministero della salute. Nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso a strutture del Servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, devono essere messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani. I Sindaci e le associazioni di categoria devono promuovere la diffusione delle medesime informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie presso gli esercizi commerciali;
Le aziende di trasporto pubblico locale devono adottare interventi straordinari di pulizia dei mezzi. I viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche sono sospese fino al 15 marzo. Per i concorsi deve essere garantita in tutte le fasi la distanza di sicurezza per la trasmissione droplet, piccola gocce di acqua che trasmettono i germi nell’aria quando la fonte e il paziente sono vicini.
Feb 26 2020
Coronavirus: l’ordinanza del Piemonte e quella del Governo Conte
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