La vicenda risale alla scorsa notte quando veniva inoltrata alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Ivrea una segnalazione poco prima pervenuta al 112 di Milano nella quale una ragazza meneghina raccontava di esser stata contattata da un amico di Cuorgnè che preannunciava di volersi togliere la vita.
Nella circostanza all’operatore della Centrale eporediese veniva fornito il numero telefonico da cui sarebbe partita la richiesta di ausilio indirizzata all’amica.
I Carabinieri di Ivrea, dopo aver localizzato il telefono in località Castellamonte, provavano a mettersi immediatamente in contatto con il soggetto, anche per verificare la fondatezza della notizia.
Dopo ripetuti tentativi, una persona rispondeva finalmente all’utenza telefonica, mostrando evidenti segni di confusione, non sapendo fornire indicazioni sul luogo dove si trovasse, confermando, di fatto, i concreti timori di un estremo gesto in atto.
Allertate prontamente le ricerche dell’uomo, che in uno dei pochi momenti di lucidità aveva riferito di trovarsi nei pressi di un’area prossima alla Coop, venivano fatte convergere in quell’area di Cuorgnè tutte le pattuglie dei Carabinieri, riuscendo, in particolare, quella della Stazione Carabinieri di Locana ad individuare, in una zona industriale dismessa, una autovettura che presentava alcuni tubi in plastica già inseriti all’interno dei finestrini posteriori.
Al suo interno i militari trovavano un uomo accasciato, in stato di quasi incoscienza, rinvenendo altresì ai suoi piedi tre scatole vuote di farmaci precedentemente ingeriti.
L’uomo, veniva quindi immediatamente elitrasportato in “codice rosso” all’ospedale Molinette di Torino, dove si trova tuttora ricoverato, non più in pericolo di vita.