La Provincia ha deciso di procedere alla valutazione di impatto ambientale del progetto Ki Energy

VIDRACCO – L’impianto progetto dalla Ki Energy verrà sottoposto alla valutazione di impatto ambientale. L’ha deciso il Dirigente del Servizio Valutazione Impatto Ambientale della Provincia di Torino, Paola Molino, che si è pronunciata con una determina datata inizio giugno, dopo aver esaminato il progetto avanzato dalla Vidracco Energia, per la costruzione di un inceneritore a Vidracco. Nella determina, in premessa, vengono sollevate parecchie obiezioni, come “il progetto si andrebbe ad inserire in un contesto territoriale peculiare in una area di pregio naturalistico con la presenza nelle immediate vicinanze di numerosi insediamenti abitativi isolati, alcuni siti a poche decine di metri”, e “a fronte di una tecnologia non consolidata, gli elaborati progettuali presentati appaiono eccessivamente generici, improntati più su considerazioni di tipo qualitativo piuttosto che quantitativo, privi di specifiche tecniche sufficienti sugli impianti e dei dati relativi alla caratterizzazione dei materiali in ingresso e di quelli di risulta, nonché relativi alle emissioni in atmosfera (convogliate e diffuse) ed ai reflui prodotti” e ancora “la documentazione presentata per la fase di verifica non risulta esaustiva in relazione alle problematiche riscontrate, in quanto non approfondisce tutti gli elementi di criticità ambientali e progettuali precedentemente richiamati”, “ non sono stati forniti tutti gli elementi di carattere tecnico ed ambientale necessari per una valutazione dettagliata degli impatti tenendo conto della specifica realtà territoriale in cui è prevista la collocazione dell’impianto”. Da qui la decisione della Provincia di assoggettare il progetto alla “fase di valutazione di impatto ambientale […] al fine di approfondire le problematiche e gli elementi di criticità evidenziati; il progetto definitivo e lo Studio di Impatto Ambientale dovranno contenere un adeguato riscontro a quanto esposto in narrativa, che si intende interamente richiamato nel presente dispositivo”.
Contro il provvedimento si potrà fare ricorso al Tar entro 60 giorni. Ora si dovrà attendere per capire quali sono le decisioni della Ki Energy. Nel frattempo continua la raccolta di firme dei valligiani, determinati a non accettare ciò che a tutti gli effetti risulta essere un inceneritore e non un impianto di “produzione di energia a biomassa”.