Giustizia: sit-in dei lavoratori davanti al Tribunale di Torino
– “Basta casi Murazzi, basta tragedie come quella di Stefano Leo. In un Paese civile come l’Italia non si può morire di malagiustizia, lo dico con l’animo del padre prima ancora che con quello del sindacalista. Siamo tornati a Torino perché non vogliamo che le proteste delle settimane scorse restino lettera morta”. Così il Segretario generale di Confsal Unsa, Massimo Battaglia, durante l’animato sit-in di ieri mattina davanti al Palagiustizia di Torino, preceduto da un incontro con il Presidente della Corte d’Appello, Edoardo Barelli Innocenti. “E’ stato un incontro molto cordiale, ci unisce il desiderio di combattere la malagiustizia. Stare zitti significa diventare complici. Di fatto con la manifestazione di oggi mettiamo in mora il governo”. Più assunzioni, maggiori risorse e una riorganizzazione del personale all’insegna dell’efficienza. Queste le rivendicazioni del sindacato, che chiede di risolvere criticità annose. “Ancora una volta il governo non sta facendo la propria parte, cambiano i partiti ma i problemi restano. Bonafede la smetta con la campagna elettorale e ci ascolti. Se non ci saranno risposte, se il governo non cadrà dopo le europee torneremo a manifestare. Siamo pronti a scioperare e a bloccare i tribunali, lo dico e lo prometto davanti ai delegati giunti oggi da ogni parte d’Italia”, conclude Battaglia.
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