TORINO – Anche nel corso della stagione venatoria 2018/2019, è stata effettuata da parte dei Carabinieri Forestali del Gruppo di Torino un’intensa attività di controllo in materia venatoria nei comprensori alpini e negli ambiti territoriali di caccia della Città Metropolitana di Torino.
L’attività di controllo in materia di antibracconaggio eseguita dai militari delle Stazioni Carabinieri Forestali del Gruppo di Torino e dal NIPAAF ha portato ad effettuare verifiche sui cacciatori dei comprensori alpini e, al termine della stagione venatoria, si può tracciare il seguente parziale bilancio: oltre 200 cacciatori controllati, 16 violazioni accertate, 3.862,00 euro contestati ai trasgressori.
Gli illeciti amministrativi contestati nei confronti dei cacciatori riguardano varie condotte: mancata registrazione della giornata di caccia, omessa verifica dei colpi esplosi, mancato conferimento della selvaggina al centro di controllo del comprensorio alpino, il non aver indossato il giubbotto ad alta visibilità, l’aver omesso l’apposizione del contrassegno inamovibile agli ungulati, l’aver cacciato in un settore diverso da quello assegnato, non aver recuperato i bossoli sparati e così via.
In particolare è da evidenziare l’operazione della Stazione Carabinieri Forestali di Bardonecchia che ha portato a sanzionare O.F. 62 anni stimato professionista della provincia di Torino, per complessivi 2.000 euro di verbale amministrativo, per l’abbattimento ed il successivo mancato recupero di uno splendido esemplare adulto di cervo coronato (Cervus elaphus Linnaeus, 1758); il cacciatore, dopo aver ferito l’ungulato, lo lasciava morire tra atroci sofferenze non recuperando il capo abbattuto.
Mar 14 2019
I Carabinieri Forestali del Gruppo di Torino a tutela della fauna
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