IVREA – Entrare in punta di piedi in un mondo unico, quello del reparto di oncologia dell’ospedale di Ivrea, dove tutto è colore, e dove, accanto al colore regna il sorriso e l’allegria di chi, ogni giorno fa di quel sorriso e di quell’allegria il suo cavallo di battaglia per rendere sopportabili i momenti più duri di giornate spesso difficili. Ogni tassello al posto giusto per ricordare che ad ogni momento di sconforto è possibile reagire con il desiderio di non abbattersi, vivendo in compagnia attimi di un tempo che a volte davvero sembra non passare mai. Una ventina tra infermieri ed oss; e poi i medici. Quotidianamente si alternano tra reparto e day hospital per far sì che ciascuno di questi pezzetti ad incastro, tra cure, controlli ed esami, vadano a creare un angolo di ospedale il più possibile rasserenante. Un grande grazie, certo va ad un gruppo sorprendente ed instancabile di persone che a fianco del paziente si pongono in modo discreto e rallegrante; ma un grazie ancora più grande il reparto lo vuole rivolgere a chi, con le proprie donazioni rende sempre più confortevole la permanenza in ospedale. «Un “fondo” – sottolineano in reparto – esiste da sempre, già da quando l’oncologia era parte integrante della divisione di medicina. Nel 2003 il trasferimento accanto al day hospital e successivamente lo scorso anno i lavori di ristrutturazione con l’accorpamento oncologia-ematologia del day hospital stesso al piano seminterrato e la nuova realtà di reparto al piano terra dell’ospedale eporediese.
Qui, le pareti azzurre fanno da contorno ad un nuovo salottino in pelle, alla libreria, ai tavolini, ai televisori, alle sedie pieghevoli e ai letti elettrici, senza dimenticare adesivi e scritte che identificano le porte delle stanze: tanti piccole novità per rendere piacevole l’ambiente. Grazie dunque alle tante persone che con il proprio contributo hanno permesso tutto ciò ed un ringraziamento anche alla Fanfara degli Alpini o ai Pifferi di Baio Dora che a Natale o a Carnevale allietano ormai da anni con la loro musica alcuni pomeriggi di festa, ma non solo. Quando il tempo lo rende possibile, giornate come sabato o domenica si trasformano in momenti conviviali da trascorrere insieme. “Cerchiamo di rallegrare i locali organizzando piccole feste per passare la giornata in compagnia del paziente e farlo divertire: c’è chi cucina le frittelle di mele, chi porta il gelato, e chi organizza l’apericena in corridoio. Anche le solennità cittadine come ad esempio la Festa di San Savino entrano con garbo a far parte del reparto, regalando un po’ di gioia. Poi ci sono le passioni, quelle vere, che i pazienti cullano da sempre, come quella per il calcio. Anche in questa occasione nulla viene lasciato al caso. Vince la squadra del cuore, che per Nicolò Venturino, il giovane ventunenne di Valperga, mancato lo scorso 7 agosto, era la Juventus. Poco importa se non tutti la pensavano nello stesso modo, l’importante era riuscire a vederlo felice: dalle lenzuola alle federe, dalle magliette ai manifesti, per una stanza vestita in bianconero.
A Ivrea Nicolò e la sua famiglia avevano trovato cure mediche ma anche affetto, competenza ma anche complicità. Ed anche la forza e la pazienza per combattere la malattia. E a Ivrea Nicolò ha lasciato un grande vuoto, quello stesso che ha fatto scrivere alla famiglia: “Amarti è stato facile. Dimenticarti impossibile!”
Karen Orfanelli
Ago 28 2018
Oncologia Ivrea: un reparto e un day hospital speciali
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