TORINO – “Da tempo i sindacati di polizia, carabinieri, vigili del fuoco e infermieri segnalano alcuni problemi del Numero unico di emergenza 112: dalle lunghe attese nella risposta alle chiamate, ai ritardi nei soccorsi a causa di problemi tecnici”. È quanto dichiarato dalla consigliera Stefania Batzella (Mli) nel corso dell’interrogazione rivolta all’Assessore alla sanità Antonio Saitta riguarda la possibilità che la Regione istituisca un’unica centrale operativa interforze per migliorare e rendere più efficiente il servizio.
“Il sistema nel suo complesso funziona – ha replicato l’assessore Saitta – pur essendoci degli aspetti che possono essere migliorati e messi a punto in maniera più efficace. È un numero nato proprio dall’esigenza, anche a livello europeo, di migliorare il coordinamento tra le varie forze ed effettuare un lavoro di filtro delle chiamate, in modo da consentire a chi deve intervenire di concentrarsi solo sulle reali emergenze. Solo nel 2017, anno in cui è stato introdotto in Piemonte, sono state filtrate oltre 682mila chiamate (il 45,9 % del totale) evitando di allertare senza motivo mezzi di soccorso e forze dell’ordine. La media della risposta degli operatori è intorno ai 5 secondi, mentre prima dell’introduzione del numero unico le risposte entro i 5 secondi erano soltanto il 25-30% del totale. Un bilancio positivo dunque, confermato anche nella riunione nazionale sull’introduzione del numero unico, svoltasi a Roma la scorsa settimana, a cui hanno partecipato i vertici di Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del fuoco e alcuni dirigenti piemontesi appartenenti al gruppo Emergenza Urgenza della commissione Salute della Conferenza Stato Regioni”.
Ago 01 2018
Criticità al 112. Saitta: “Aspetti che possono essere migliorati”
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