TORINO – Nella mattinata odierna, la Questura di Torino, in collaborazione con le Questure di Biella, Cuneo, Savona, Roma, Varese e Vercelli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di trentadue soggetti, di nazionalità italiana e straniera, facenti parte di un sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, in particolar modo di hashish.
Si tratta di una complessa attività investigativa, svolta dalla Squadra Mobile, denominata “Tabanus”, durata circa un anno, che è stata avviata nel 2016 a seguito dell’arresto di un cittadino marocchino operato dalla Polizia francese e che era stato trovato in possesso di 50 kg di marijuana.
L’attenzione degli investigatori si concentrava inizialmente sulla figura di un cittadino marocchino, Ati Azzedine, latitante, che veniva rintracciato a Torino, in zona Mirafiori, nel mese di agosto del 2017 e tratto in arresto perché trovato in possesso di circa 30 kg di hashish e di una pistola.
Gli sviluppi investigativi successivi all’arresto dell’Ati Azzedine consentivano di scoprire una rete di trafficanti di stupefacenti facenti capo a Zinabi Rachid, Maknani Driss e Maknani Hicham i quali rifornivano di hashish tutte le piazze di Torino e le aree della movida, in particolare San Salvario, Barriera Milano e il Parco del Valentino. L’operazione “Tabanus” pertanto costituisce il raccordo tra l’attività di contrasto allo spaccio al minuto di sostanze stupefacenti e la lotta al narcotraffico internazionale.
Alcuni clienti dei trafficanti sopra indicati raggiungevano Torino per rifornirsi anche da altre città in quanto i contatti illeciti che venivano monitorati riguardavano le zone di Biella, Cuneo, Genova, Milano, Roma e Savona.
I trafficanti di Torino avevano conquistato una buona porzione del mercato dello spaccio garantendo l’approvvigionamento di diverse qualità di hashish che venivano convenzionalmente denominate in base al marchio che era impresso sui panetti della droga: Lavazza, Louis Vuitton, Cioccolata, Oro, Euro, Cavallo.
Le indagini svolte hanno consentito di individuare uno dei depositi di Torino della droga: un box di Via Verolengo gestito da Marjoud Hamid all’interno del quale sono stati recuperati 300 kg di hashish nel novembre del 2016.
La complessa attività di indagine ha consentito nel corso delle investigazioni, iniziate nel 2016, l’arresto in flagranza di 20 soggetti oltre al sequestro di una tonnellata di hashish e di circa 100.000 euro in contanti.
Nel corso dell’odierna operazione, tuttora in corso, per l’esecuzione di 32 ordinanze di custodia cautelare in carcere, sono stati finora eseguiti 22 provvedimenti restrittivi.
Lug 05 2018
Operazione “Tabanus”: sgominato gruppo criminale che riforniva le piazze di spaccio di Torino
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