TORINO – La Polizia Postale di Torino, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha individuato la presenza di alcuni gruppi sospetti, dediti allo scambio di materiale pedopornografico realizzato mediante lo sfruttamento dei minori di anni 18, in alcuni casi anche molto piccoli: si è infatti riscontrata persino la condivisione di video ritraenti abusi su neonati.
Gli operatori hanno scrupolosamente analizzato le tracce informatiche relative alle condivisioni del materiale da parte dei diversi partecipanti a tali stanze virtuali, giungendo a individuare ben 16 soggetti, indagati e destinatari di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria di Torino eseguiti nella giornata di ieri.
I sospetti risiedono in diverse zone d’Italia; l’operazione, iniziata all’alba, ha trovato il supporto di 10 Uffici della Polizia Postale dislocati su tutto il territorio. Le perquisizioni locali ed informatiche hanno portato al rinvenimento e sequestro di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico, per il quale si ipotizza in alcuni casi anche l’autoproduzione mediante la consumazione di rapporti sessuali con minori; ma sul punto sono ancora in corso attività d’indagine.
I soggetti perquisiti sono tutti italiani.
Dei 16 indagati, 6 sono stati arrestati in flagranza di reato per ingente detenzione di materiale pedopornografico.
Sono ancora in corso attività tecniche volte a meglio definire i ruoli dei singoli partecipanti al sodalizio e a ricercare la presenza di ulteriori elementi utili all’attività.
Giu 27 2018
Condividevano sul web materiale pedopornografico: 16 indagati e 6 sono stati arrestati
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