Riti “Voodoo” via Skype per avviare alla prostituzione, fermata “maman” e un collaboratore
TORINO – Nei giorni scorsi, i carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora hanno notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune e nella provincia del capoluogo piemontese e dell’obbligo di presentazione quotidiano alla Polizia Giudiziaria emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, nei confronti di 4 nigeriani, due dei quali sono ancora ricercati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di tre connazionali.
Sono stati fermati la maman e uno dei suoi collaboratori rispettivamente di 31 e 22 anni. È stato dimostrato che il gruppo ha favorito l’ingresso in Italia delle ragazze con la promessa di un posto di lavoro ma la verità si è rivelata un’altra. Rinchiuse in una casa e costrette a uscire soltanto per prostituirsi, le donne erano terrorizzate e costrette a lavorare con la minaccia di malefici derivanti da riti voodoo, via Skype con il paese di origine, fatti da uno sciamano. Le ragazze lavoravano in piazza Massaua e Lungo Stura Lazio e alla fine della giornata dovevano consegnare l’interno guadagno ai capi per ripagare il debito di 30.000 euro contratto per arrivare in Italia.
Mag 21 2018
Prostituzione 2.0, sgominata organizzazione
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