IVREA – Viene definito come il più importante allevatore e venditore di cani di razza e altri animali da compagnia del Canavese che, ligio a tutte le rigide norme del settore, dimenticava regolarmente di presentare le dichiarazioni dei redditi da oltre cinque anni.
Nonostante si trattasse di un operatore del settore noto agli enti pubblici per la professionalità con la quale operava e per le competenze nella gestione degli animali oltre che per la partecipazione a competizioni cinofile di respiro internazionale, questo non lo ha messo al riparo dai controlli tributari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ivrea.
Il volume di affari della ditta individuale è stato così ricostruito dai finanzieri. Gli acquisti da un paese della Comunità Europea di animali tutti regolarmente vaccinati, identificati da passaporto e microchip sono stati esaminati tramite l’utilizzo di banche dati per la condivisione di informazioni tra Stati membri dell’Unione Europea, mentre le successive vendite sono state tutte ricostruite tramite i documenti di cessione obbligatori per l’aggiornamento dell’Anagrafe nazionale canina trasmessi all’ASL TO4.
Così si è accertato che la ditta che emetteva regolari fatture nei confronti di negozi e società del settore “pet” con sede su tutto il territorio nazionale, operava invece del tutto “in nero” quando si trattava di clienti privati. Tuttavia, sia che emettesse fattura, sia che vendesse a privati, tutti i proventi dell’attività di commercializzazione venivano sistematicamente occultati al fisco.
Apr 20 2018
Scoperto in Canavese un allevamento cinofilo sconosciuto al fisco
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