TORINO – Si erano contraddistinti nei mesi scorsi per una serie di “spaccate” ai danni di esercizi commerciali di varia natura ubicati nell’area metropolitana torinese.
Le indagini hanno preso spunto a seguito degli arresti dei personaggi coinvolti nell’Operazione “Fast Juliet”, avvenuti nei mesi di aprile, maggio e giugno, permettendo di accertare che uno degli arrestati, oltre a rendersi responsabile di svariati furti con il sodalizio criminale che agiva a bordo delle Alfa Romeo Giulietta, era coinvolto nei traffici posti in essere da una altro gruppo criminale, che invece agiva usando autocarri rubati.
L’attività investigativa condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Torino e dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Rivoli, e coordinata dal Dottor Andrea Padalino della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, ha consentito di arrivare all’individuazione 17 persone, deferite all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà poiché ritenute responsabili di furto aggravato e di ricettazione in relazione a complessivi 6 episodi correlati al furto di merce, attrezzature, veicoli, rame e gasolio perpetrati in ore notturne all’interno di aziende ubicate nelle province di Torino, Biella e Cuneo.
Così, a conclusione dell’attività di indagine, il GIP presso il Tribunale di Torino ha emesso una ordinanza di custodia cautelare a carico di 10 persone, di origine romena e moldava, che veniva eseguita nella giornata di giovedì 23 novembre u.s. Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, venivano eseguite le relative perquisizioni. Proprio nel corso di una perquisizione eseguita a Bosconero, presso una cantina adiacente all’abitazione di uno degli arrestati, venivano sequestrati, tra le altre cose, degli involucri in cellophane sottovuoto da circa 250 grammi cadauno contenenti marijuana per un peso complessivo di circa 10 kg rinvenuti all’interno di due valige.
Per questi motivi venivano tratte in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti altre due persone.
Ma le sorprese non erano finite. Una delle persone da catturare, al fine di sviare gli agenti, esibiva molteplici documenti falsi e riconducibili a diverse persone realmente esistenze. Tuttavia gli accertamenti immediatamente effettuati, anche in ambito internazionale, permettevano di far emergere che l’uomo era destinatario di un mandato di arresto europeo in ordine ai reati di furto aggravato, contraffazioni e frodi emesso nel 2013 dal Tribunale di Radauti (Romania) dovendo scontare una pena di 4 anni di reclusione.
Nov 25 2017
10 persone arrestate per furto pluriaggravato e ricettazione
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