TORINO – La pioggia caduta in Piemonte, in alcune zone già dal tardo pomeriggio di sabato, ha definitivamente chiuso l’emergenza incendi. contribuendo nel contempo a migliorare il livello delle polveri sottili, specie nel grandi centri urbani.
La quantità di acqua caduta varia tra i 15 ed i 35 mm a seconda delle zone ed in montagna è comparsa anche la neve.
Ancora troppo poco per risolvere il problema siccità che ha caratterizzato la nostra regione nel corso degli ultimi quattro mesi. Ad esempio nel mese di ottobre, statisticamente il più piovoso in Piemonte, sull’intero bacino idrografico del Po sono stati registrati appena 3 mm di precipitazione media risultando l’ottobre più secco dal 1950. Le precipitazioni registrate nel bimestre settembre-ottobre colloca quest’ultimo al 6° posto nella classifica degli anni più siccitosi se si considerano anche le piogge del Ticino ma al 1° posto per i territori delle provincie di Torino, Cuneo, Asti ed Alessandria.
L’indice di siccità meteorologica SPI (Standardized Precipitation Index) indica una siccità “estrema” su tutti i bacini a sud del Po sia nel breve che nel medio termine.
Sutuazione meteo
Una saccatura atlantica fa il suo ingresso sul Mediterraneo attivando correnti settentrionali che portano qualche schiarita sul Piemonte oggi pomeriggio. Da domani e per i giorni successivi, la perturbazione crea un minimo sul Tirreno settentrionale che determina maltempo diffuso sul Piemonte con neve sulle Alpi e piogge in pianura.