TORINO – Lo scorso 25 luglio la Squadra Mobile di Torino, a seguito di un’articolata attività di indagine, ha tratto in arresto i componenti di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti che operavano sul territorio e che si occupavano minuziosamente di ogni passaggio, dal produttore al grossista.
I soggetti, nel tempo, avevano sviluppato i contatti necessari per acquistare la droga nei Paesi produttori (Sud America per la cocaina e Spagna per la marijuana), tessendo una fitta rete di corrieri che la consegnavano direttamente agli associati sul territorio torinese.
L’indagine è stata avviata nell’aprile dello scorso anno quando gli operatori della Squadra Mobile constatavano che nei principali parchi pubblici di Torino, ed in particolare quello denominato “Ruffini”, venivano vendute notevoli quantità di Marijuana di elevata qualità.
Gli investigatori riuscivano a risalire la filiera partendo dallo spaccio al minuto e identificando un soggetto che deteneva oltre 10 kg di narcotico. A seguito del rinvenimento anche di altre tipologie di sostanze stupefacenti, le indagini subivano una particolare svolta che portava alla ricostruzione, attraverso impegnativi accertamenti, dell’organigramma dell’intero gruppo criminale organizzato.
Venivano individuati due gruppi criminali paralleli.
Il primo, di origine magrebina, era strutturato in modo da riuscire a rifornire le piazze torinesi di hashish: il 7 aprile, con l’applicazione di 6 misure cautelari, di cui 2 in carcere, venivano assicurati alla giustizia:
– El Mahjour Abdelhak, detto “il lungo” nato in Marocco nel 1983 – custodia in carcere
– Ramke Zamira, nata a Korce (Albania) nel 1982 – arresti domiciliari
– Ibnou Abbad Mourad, nato a Khourigba (Marocco) nel 1975 – custodia in carcere
– Caouthar Mohamed, nato a Casablanca (Marocco) nel 1945 – arresti domiciliari
– Islam Xhersi, nato a Korce (Albania) nel 1991- divieto di dimora nella provincia di Torino.
– Palumbo Luciano, nato a Palazzo S. Gervasio (PZ) nel 1964 – arresti domiciliari
Il secondo gruppo, maggiormente strutturato e ben organizzato, era composto prevalentemente da italiani i quali, grazie ai contatti diretti con i grossisti nei paesi di produzione dello stupefacente, riuscivano a far arrivare con vari stratagemmi grossi quantitativi di droga.
La marijuana, infatti, proveniva dalla Spagna e veniva trasportata da corrieri compiacenti utilizzando vetture appositamente modificate per occultare l’illecito contenuto delle buste sotto vuoto da mezzo chilo ciascuna.
La cocaina, invece, proveniva direttamente dal Sud America. Veniva introdotta nel nostro Paese utilizzando l’ingegnoso stratagemma della diluizione in bottiglie di Rum, tipiche degli Stati di partenza. In questo modo si aggiravano i normali controlli aeroportuali e, attraverso un procedimento chimico, la sostanza tornava ad avere la normale consistenza polverosa. L’organizzazione era dotata, altresì, di una pressa industriale per poter formare i classici panetti.
Il primo ad essere arrestato, il 22 febbraio, è stato Demontis Franco nato a Cagliari nel 1974, corriere del gruppo fermato al ritorno da un viaggio a Caracas.
Successivamente, il 25 luglio, sono stati arrestati gli altri membri dell’associazione, in esecuzione di 5 misure di custodia cautelare in carcere e 4 misure cautelari non detentive, tutte eseguite nel territorio torinese.
Si tratta di:
– Giaquinto Marco, nato a Moncalieri nel 1975 – custodia in carcere
– Scoditti Antonio, nato a Brindisi nel 1958 – custodia in carcere
– Ferrari Andrea, nato a Torino nel 1976 – custodia in carcere
– Santonocito Andrea, nato a Torino nel 1978, – custodia in carcere
– Xhafa Arion, nato in Albania nel 1985 – custodia in carcere
– Bahraoui Zakaria, nato in Marocco nel 1994 – arresti domiciliari
– Buontempo Marco, nato a Torino nel 1977- arresti domiciliari
– Coviello Sandro, nato a Venosa (PZ) nel 1973 – obbligo di dimora
– Gutoae Gabriela, nata in Romania nel 1992 obbligo quotidiano di presentazione alla PG.
Nel corso dell’attività di indagine sono stati sequestrati complessivamente: 1,960 kg. di eroina, 10,6 kg. di cocaina, 70 kg. di marijuana, 46,54 kg. di hashish.
A capo dell’associazione figurava Giaquinto Marco, prluripregiudicato per reati inerenti agli stupefacenti. Lo stesso utilizzava come luogo deputato alla trattativa per l’acquisto delle droghe il bar Le Torquoise di via Cernaia 26. È stato documentato come molteplici trattative e cessioni di stupefacenti avvenissero alla luce del giorno senza l’utilizzo di particolari precauzioni.
Il locale è stato inoltre chiuso dagli agenti della Divisione Amministrativa, sospendendone la licenza per 15 giorni.
Ago 02 2017
Sgominate dalla Polizia di stato due organizzazioni di trafficanti di droga
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