TORINO – Z.M., trentaseienne commercialista torinese, di ritorno a Torino da Parigi dopo una vacanza a Cuba, per non pagare i dazi doganali ha tentato di eludere i controlli della Guardia di Finanza. Il professionista ha atteso che i finanzieri terminassero i controlli di rito sui passeggeri del proprio volo, e solo allora ha ritirato il suo bagaglio.
Lo stratagemma non ha funzionato, anzi ha attirato l’attenzione degli investigatori della Tenenza della Guardia di Finanza di Caselle che non ci hanno messo molto a scoprire, tra gli effetti personali del commercialista, 130 sigari prestigiosi di origine cubana del valore complessivo di oltre 3.500 euro.
Z.M., anche se i sigari erano per “uso personale” secondo la normativa in vigore, dovrà ora rispondere “contrabbando di tabacchi lavorati esteri” e pagare una sanzione amministrativa di oltre 6.000 euro.
Giornata di soprese per i Finanzieri dello scalo “Sandro Pertini”, poche ore dopo, infatti, dai bagagli di un trentenne albanese residente nel capoluogo Piemontese, V.O. le sue iniziali, in partenza per Londra, sono spuntati due serpenti “cobra”, accuratamente custoditi in due barattoli immersi in un liquido.
I rettili, sequestrati, sono risultati poi essere di un genere contemplato dalla convenzione di Washington tra gli esemplari protetti. V.O. non ha saputo giustificare il possesso dei serpenti tantomeno l’uso che ne volesse fare. Ora rischia una sanzione sino a 15.000,00 euro.
Giu 05 2017
GdF Torino: sigari e serpenti in aeroporto
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