GUARDA IL VIDEO – Dal 4 al 6 novembre e dall’11 al 13 novembre 2016, a Torino e a Castellamonte. Ad arricchire l’evento alcune fotografie degli anni ‘70, scattate a New York, da Ugo Nespolo.
CASTELLAMONTE – Realizzata grazie al FIOF, è un vero e proprio Festival della fotografia e della comunicazione contemporanea: un punto d’incontro e di scambio per il sistema internazionale della fotografia e non solo, che catalizza l’attenzione di fotografi, artisti, studenti, ma anche più semplicemente di appassionati e visitatori.
Dopo gli appuntamenti di Lanciano (Ch), Minturno (Lt), Barletta (Bt), San Benedetto del Tronto (Ap), fa tappa per la prima volta nel Nord Italia.
Ad ospitare l’edizione piemontese sono Torino e Castellamonte, con l’esposizione dal 4 al 6 novembre e dal 12 al 13 novembre 2016, presso il Centro Ceramico Fornace Pagliero di Spineto di Castellamonte.
L’evento è organizzato dal Presidente FIOF Piemonte, il fotografo castellamontese Claudio Marino.
I visitatori saranno accolti dai lavori di venti fotografi: Claudio Marino, Francesco Mosca, Antonio Gibotta, Domenico Tattoli, Mimmo Ricatti, Claudia Canale, Roberto Colacioppo, Elena Datrino, Damiano Lamonaca, Antonella Dargenio, Mario Vitolo, Diego Pizi, Nunzia Borrelli, Gianpiero Di Molfetta, Giuseppe Savino, Franco Turcati, Andrea Rossato, Luigi Grieco, Danilo Balducci, Catia Mencacci.
Particolare rilievo avranno i ritratti realizzati da Maurizio Galimberti in oltre trent’anni di percorso artistico. Con la sua Polaroid, ha reinventato un genere rendendo unica ed immediatamente riconoscibile la sua fotografia. Nei suoi lavori sono sono immortalati i personaggi più rappresentativi del nostro tempo: da Dario Fo a Umberto Eco, da Lady Gaga a Wim Wenders, da Ennio Morricone ad Andrea Bocelli.
Ma la vera novità dell’edizione piemontese di è l’esposizione di alcune fotografie realizzate negli anni ‘70 a New York da Ugo Nespolo. L’artista, che negli anni ha attraversato tutte le arti espressive, propone alcuni scatti realizzati nel periodo in cui ha vissuto ed esposto negli Stati Uniti. Una passione che Nespolo ricorda così: “Quasi ogni giorno uscivo in compagnia della mia piccola Leica pronto a fotografare porzioni di città, divisa per temi e girovagando a piedi estate ed inverno.” Una testimonianza? Certamente sì! Nespolo documentava una microrealtà che andava, come è andata, scomparendo e che oggi appunto non esiste più. “Queste fotografie sono parte di quella memoria, sono la presenza fisica dei ricordi di quel tempo. Il bianco e nero le drammatizza un poco, ma esse sono invece la memoria felice degli anni dell’illusione, quelli in cui anche l’America pareva essere la terra delle meraviglie.”
Ott 29 2016
“R-evolution” – Fotografia Cultura Creatività fa tappa a Castellamonte
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